Le “Mani forti” e il violino di Alaa Arsheed

 

“…Mani forti che accarezzano un violino la fame che morde ma lui sfida il destinoclandestino in un mondo che odia il vicino tra realtà e follia il confine è finoe lui va verso l’Occidente dove molta gente non lo guarda ma lo giudicaa volte lo ascolta a volte lo sentea me solo in mente solamente la sua musica”

Testo di Andrea Endi MorettoMusica di Adovabadan Jazz Band

 Le “mani forti” sono di Alaa Arsheed, violinista di Suwayda. Qui nel sud della Siria in “a wonderful place” inizia la sua storia. Cresce in una famiglia di artisti, fra la galleria d’arte libreria, Alpha, dei genitori e la musica condivisa con il fratello e le due sorelle: violista, pittrice violinista e pianista graphic designer. Aveva 8 anni quando ha abbracciato per la prima volta il suo violino. La difficile situazione siriana, alla quale la sua famiglia tentò di opporsi fino a subire la distruzione della galleria d’arte, spinse Alaa e i suoi fratelli nel 2011 a fuggire in Libano.“Vivevo a Beirut da 4 anni, era il 2015, suonavo il violino e insegnavo musica con mio fratello e le mie due sorelle. In quel periodo Alessandro Gassmann stava girando il documentario TORN  per l’UNHCR che racconta l’arte in tempo di guerra. Suono con loro, racconto la mia storia” Così Alaa diventa uno dei protagonisti del documentario. “Gassmann manda un tweet a Barbara Molinario dell’UNHCR e vengo contattato da Fabrica”Fabrica è un centro di ricerca sulla comunicazione che offre a un gruppo molto eterogeneo di ricercatori di tutto il mondo una borsa di studio annuale, alloggio e viaggio di andata e ritorno per l’Italia. Così Alaa nel 2015 arriva a Treviso mentre suo fratello andrà ad Amsterdam e le sorelle rimarranno in Beirut. La famiglia Arsheed si divide ancora!

Alaa Arsheed e Isaac De Martin
Sono arrivato in Italia il 29 Maggio del 2015 e, dopo un mese, a Fabrica incontro Isaac. Senza preparazione e senza parlarci, suoniamo per quasi 3 ore.  Inizia un periodo di grande energia e spirito musicale. Entro in contatto con molte persone, partecipo a eventi.”L’incontro con Isaac, chitarrista classico trevigiano, segna l’inizio di una sinergia che porterà a un crescendo di collaborazioni. Isaac e Alaa suonano insieme nella Adovabadan Jazz Band, nata dall’idea, del grande pianista jazz Franz Falanga e dallo stesso Isaac, di unire persone e culture diverse ispirandosi proprio all’origine della musica jazz. Il nome  Adovabadan, che nel dialetto barese significa “dove vai badando”, è un “take it easy” alla vita, in musica. Il jazz entra nella vita di Alaa e la Adovabadan Jazz Band sposa la sua musica arrangiando il disco, Sham,  frutto del progetto con Fabrica. Nasce così lo spettacolo live “Mani forti” dal titolo di una canzone scritta da Andrea Endi Moretto, paroliere hip hop del gruppo, che racconta la storia proprio di Alaa. L’incontro di Isaac e Alaa porta alla realizzazione di un sogno che separatamente meditavano ma che solo la loro unione rende possibile. Culture differenti e un diverso approccio alla vita si  compensano e completatno: Isaac è più metodico, Alaa più caotico, ma entrambi sono dei sognatori. Nasce così nell’inverno 2015 l’idea del progetto SEEDS – I Play with Mozart: ripercorrere la  Rotta Balcanica al contrario da Udine a Salonicco, segnando una mappa che unisca genti e culture attraverso la musica e l’arte.Sognavo di viaggiare con la musica. Incontrare altre persone oltre confini e  differenze, trasmettendo la grande energia positiva della pace e dell’amore. Musicisti, artisti, chiunque poteva condividere questo sogno. Partire con un camper e viaggiare: era un sogno. Lo portavo sempre con me ma non sarebbe mai diventato realtà senza l’incontro con Isaac”.“Siamo diversi ma senza barriere, senza muri, persone aperte all’altro. La famiglia di Isaac, la sua educazione, la natura del paese dove è cresciuto mi riporta alla mia Suwayda, entrambe le città sono circondate da alberi di mele”.“Io penso che l’unica via per fermare la guerra passi per l’arte, l’amore, la musica. Nel nostro viaggio incontreremo persone con questa grande energia positiva da condividere. Ascolteremo storie, visiteremo centri d’accoglienza per profughi e rifugiati, suoneremo.A quando la partenza?Partiremo a fine Luglio da Pederobba per arrivare in Grecia a Salonicco verso la fine di Agosto, primi di Settembre”…e noi li seguiremo tappa dopo tappa per raccontare, come in un diario, questo sogno che sta diventando realtà, ma anche e soprattutto per poter aiutare in modo attivo loro e le persone che incontreranno. E qui voce alla musica:

Silvia Costantini

(21 Giugno 2017)

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