Multi, il festival della multicultura a Piazza Vittorio

Cermonia del the(foto Marcello Valeri)

 

Arriva a Roma il festival “MULTI” dedicato alle culture del mondo. Da un’idea della rivista Lucy e Slow Food, le comunità sono coinvolte in seminari, lezioni, incontri, degustazioni e concerti in Piazza Vittorio, nel quartiere Esquilino della Capitale, dal 29 settembre al 1 ottobre.

MULTI unisce le particolarità delle comunità che da anni costituiscono la città metropolitana di Roma alle tematiche delle immigrazioni, cogliendo l’attenzione di grandi e piccoli.

Multi: i temi affrontati

Sono molti i temi affrontati dal festival che assumono una rilevanza importante. Piazza Vittorio sarà la perfetta cornice per dibattiti sulle tematiche che investono il nostro Paese e l’agenda politica italiana. Già a partire dalla prima giornata, venerdì 29 settembre, alle 19.30 inizierà l’incontro “Accogliamo tutti…e bene! Una città che sa accogliere bene e in rete accoglie tutti” con la partecipazione di Vincenzo Carbone, Università Roma Tre; Andrea Segre, Forum per cambiare ordine delle cose; Anna Clara De Martino, Caritas Roma; Nello Scavo, Avvenire; Paola Piva, Rete Scuolemigranti CSV Lazio.

Alle 21 il palco centrale del festival sarà dedicato a “Perché i naufraghi del Mediterraneo non fanno più notizia” con Annalisa Camilli, giornalista di inchiesta e reportage per Internazionale spiegherà cosa significahi raccontare le migrazioni.

Sabato 30 settembre alle ore 13 ci sarà un incontro che metterà in luce le dinamiche dell’integrazione: “La lotta per una nuova identità e per l’integrazione” a cura della comunità pakistana.

Alle ore 17 “Migrazioni e conflitti – Estremismo e crisi climatica” in cui interverranno: Ali Baba Faye sociologo, esperto immigrazione; Jean René Bilongo responsabile Politiche Migratorie e coordinatore Osservatorio Placido Rizzotto Flai-Cgil.

Multi: le buone letture presentate al festival

Il festival sarà l’occasione per la presentazione dei libri che più caratterizzano le comunità presenti sul territorio romano. Degli appuntamenti che richiamano le differenze e le peculiarità di ciascuna. Sabato 30 settembre alle 12 ci sarà la presentazione “La letteratura è sempre uguale” a cura di Lucy con Elena Stancanelli, Giordano Meacci e Nicola Lagioia. Il focus sarà posto sulla letteratura che trova il giusto racconto dell’umanità. Un altro appuntamento sarà “Melograni e carciofi” a cura di Slow Food Editore: l’autrice è una giovane donna iraniana, che è arrivata in Italia per realizzare i suoi sogni ma non dimentica le difficoltà del suo Paese natale.

Alle ore 17.30 si terrà “Canto e poesia ucraina” con le letture drammatizzate di poesie ucraine: Lesia Ucrainka, Contra Spem Spero, recitata da Oksana Ivanyk; Taras Shevchenko, Non invidiare e Fraterna epistola; Lina Kostenko, Le ali, recitata da Iryna Zarichniuk, vicepreside scuola ucraina Prestigio.

Multi: laboratori e curiosità

Non mancheranno i laboratori interattivi per grandi e piccoli incentrati sulle tradizioni delle comunità maggiormente presenti a Roma. Venerdì 29 ci sarà la Cerimonia del tè a cura dell’Istituto Giapponese di Cultura e un’introduzione alla degustazione della birra artigianale a cura di Salvatore Cosenza. Sabato ci sarà la cerimonia del caffè, forma rituale in Etiopia ed Eritrea, focus sulla cucina iraniana tenuto da Saghar Setareh, sulla cucina africana e sulle spezie, in particolare il curry, tenuto dalle comunità bengalese e pakistana. Sempre sabato ci sarà il laboratorio sul sake a cura di Luca Rendina, mentre domenica le comunità orientali racconteranno le potenzialità del wok.

Ecco il programma.

Giulia Fuselli
(27/09/2023)

 

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