Nordic Film Fest, “i confini esistono solo nella mente”

Nordic Film Fest all'insegna dell'avventura. La locandina di Kon-Tiki
Il Nordic Film Fest e l’AVVENTURA. La locandina di Kon-Tiki

“Sperimentiamo l’Oceano come elemento che non separa ma unisce continenti e popolazioni”, come il cinema. “Thor Heyerdahl diceva: I confini esistono solo nella mente delle persone. Siamo convinti che le sue idee siano oggi ancora più attuali”.

Parola del NORDIC FILM FEST volume III, a Roma da mercoledì 9 a domenica 13 aprile, rassegna di cinema nata con l’intento di promuovere la cultura dei 5 Paesi Nordici (Islanda, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia).

La manifestazione si svolge presso la Casa del Cinema di Roma e presenta 18 nuovi film inediti o in anteprima, 7 documentari e 7 corti. Oltre alle proiezioni, in lingua originale con sottotitoli in italiano e a ingresso libero, il programma prevede presentazioni e incontri con 30 ospiti internazionali tra registi, attori, attrici e produttori. L’aria delle coproduzioni, degli aiuti reciproci a mantenere viva la variegata eccezione culturale dell’Europa, coinvolge anche il Nordic come già Rendez Vous, puntando a fare incontrare i produttori il più possibile “per nuove collaborazioni e scambi di location”, durante la tavola rotonda “NORTH MEETS SOUTH”, il 10 aprile.

“Il cinema degli ultimi anni è stato caratterizzato dall’emergere di una generazione di nuovi autori che rappresentano la vivacità culturale del nord”. La manifestazione di quest’anno seguirà tre temi principali: l’Avventura, soprattutto, l’Amore e la Memoria.

Il Nordic Film Fest e l'AMORE. La locandina di Things we do for love
Il Nordic Film Fest e l’AMORE. La locandina di Things we do for love

AVVENTURA. Quest’anno ricorre il centenario della nascita dell’esploratore norvegese Thor Heyerdahl, colui che svelò i primi enigmi dell’Isola di Pasqua. Nel 1947 viaggiò per 101 giorni, attraverso l’Oceano Pacifico, su una zattera costruita secondo le tradizioni Inca e che chiamò Kon-Tiki (“Re Sole”) trovando conferma alla sua teoria: che era possibile per gli abitanti del Sudamerica arrivare in Polinesia nell’era precolombiana (e solo affidandosi a venti e correnti). La proiezione inaugurale (9 aprile) sarà proprio KON-TIKI, nominato agli Oscar 2013 come migliore film straniero, il 10 aprile sarà la volta del documentario KON-TIKI, l’originale da non confondere girato dallo stesso Heyerdhal e vincitore di un premio Oscar, l’unico fino a oggi per la Norvegia. Heyerdahl fu molto legato all’Italia, nato a Larvik, morì a Colla Micheri, in Liguria nel 2002. A proposito di centenari, su tutto un altro genere, l’Evento Speciale in anteprima è il film svedese IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE, in sala dal 24 aprile, tratto dal bestseller di Jonas Jonasson. Il film rappresenta “la new wave scandinava umoristica”: un vecchietto scappa dall’ospizio vivendo una serie di avventure, in realtà Allan Karlsson ha giocato un ruolo di prim’ordine in alcuni degli eventi più importanti del XXI secolo, e adesso è di nuovo a piede libero… THE LIGHT ON MYKINES ISLAND, documentario danese che “descrive l’uomo e la natura a Mykines nelle Isole Faroe nel nord Atlantico” e THE EXPEDITION TO THE END OF THE WORLD, un road movie dentro la Groenlandia “sulla fine della civilizzazione umana”. Infine, THE RING ROAD, uno dei primi film di Fridrik Thor Fridriksson, regista candidato all’Oscar nel 1991, un viaggio ipnotico nella natura dell’Islanda: completato nel 1974, prima del Sacro Gra, Il raccordo anulare, Hringurinn, l’unica autostrada dell’Islanda, che quest’anno festeggia il 1500 ° anniversario come prima opera pubblica del Paese.

Amore. Il film finlandese THINGS WE DO FOR LOVE, su tutto quello che si fa per amore, girato in Lapponia dal regista Matti Ijäs e che sarà presentato, il 13 aprile, dalla regista italo-finlandese Anne-Riitta Ciccone; e un documentario su uno degli eventi più curiosi che si verificano nel mondo: ogni anno alcuni registi si ritrovano a discutere di cinema, a Sodankylä, dietro il circolo polare artico, dove il sole non tramonta mai. Il Midnight Sun Film Festival è stato creato apposta e il documentario finlandese SODANKYLÄ FOREVER: THE CENTURY OF THE CINEMA, di Peter von Bagh, lo racconta: “il ventesimo secolo secondo i registi”, aneddoti, riflessioni e saggezze, da Coppola a Risi, sui più svariati argomenti, dalla guerra alla censura.

Il Nordic Film Fest e la MEMORIA. La locandina di Sodankyla Forever
Il Nordic Film Fest e la MEMORIA. La locandina di Sodankyla Forever

MEMORIA. L’attrice Lia Boysen, nota al pubblico italiano soprattutto per il film Racconti da Stoccolma, presenterà, domenica 13, il film THE LAST SENTENCE, del regista Jan Troell (nominato a due premi Oscar negli anni ‘70 e definito da Ingmar Bergman “un vero genio straordinario”) che racconta la storia di Torgny Segerstedt, giornalista svedese che dedicò la vita alla lotta al nazismo. Sulla stessa linea THIS LIFE sulla storia vera di un gruppo di partigiani danesi durante la II Guerra Mondiale. Il film islandese BLACK’S GAME, che chiuderà la manifestazione, del regista Óskar Þór Axelsson, ispirato a eventi reali, ricorda invece ciò che succede nell’Islanda di oggi: la rivoluzione dell’ecstasy, due rapine in banca, una truffa assicurativa su larga scala e il più grande sequestro di droga nella storia del paese. Anche lo svedese EASY MONEY affronta con la finzione il mondo vero della criminalità organizzata a Stoccolma.

La rassegna durerà un giorno in più rispetto agli altri anni. Per la prima volta avrà uno spazio la mattina dedicato ai “Film per l’Infanzia”, sabato 12 e domenica 13, mattina e primo pomeriggio. La particolarità di questi film è che non saranno sottotitolati ma proiettati con la tecnica “oversound”, molto diffusa nei paesi nordici, soprattutto in Danimarca: un’attrice si occuperà della narrazione dal vivo in sala, dando voce a tutti i personaggi. Da segnalare la proiezione di THOR, il primo lungometraggio animato islandese, THE PINCHCLIFFE GRAND PRIX di Ivo Caprino, regista norvegese di origini italiane che creò il cartone animato norvegese di Natale per eccellenza, e i 7 corti svedesi (4 disegni animati e 3 no) che affrontano temi particolari quali i disturbi alimentari, i valori umani, le emozioni, la violenza e il potere, fino a Mathilda che è nata tonda e non vuole essere quadrata…

La seconda novità è la rassegna di 16 opere di “Visual Filmmaking/Video Art” e documentari a cura del Circolo Scandinavo, a Roma, a via della Lungara, dal 1860. Da giovedì 10 a domenica 13 aprile nella Sala Volontè della Casa del Cinema sarà possibile incontrare gli artisti che saranno in residenza presso il Circolo nel mese di aprile. Tra questi lo stesso Fridriksson e Thomas A Ostbye, giovane regista norvegese che combina arte e politica. Durante il festival saranno presentati due suoi documentari che hanno lasciato il segno in Norvegia: IMAGINING EMANUEL, sulla storia di un profugo di guerra che viene rispedito in Africa, vivendo in un limbo tra frontiere, e HUMAN che “gioca con il nostro istinto in un incontro reale con una persona. Quanto vicino si possa arrivare a un altro essere umano prima che diventi disumano o, forse, troppo umano?”

Alice Rinaldi
(3 aprile 2014)

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