Hanukkah la festa delle luci: dal 7 al 15 dicembre

È conosciuta come la “festa delle luci” o “festa dei lumi”, perché per otto sere consecutive si accende l’hanukkiah, il candeliere a nove bracci che rappresenta uno dei simboli più antichi della tradizione ebraica. Ogni giorno, al tramonto, viene accesa una candela – utilizzando quella centrale del candelabro, che non si spegne mai – in modo che dopo otto giorni il candeliere sia tutto illuminato. Secondo la tradizione, l’hanukkiah deve essere posto vicino alla finestra o alla porta di casa così che, anche da fuori, tutti lo possano vedere. Hanukkah segna la vittoria della luce sull’oscurità, l’auspicio è che questa luce illumini chi può decidere per la pace in Palestina, superando divisioni e odii antichi e recenti.

Chanukka piazza Barberina

 

Hanukkah: la festa dei miracoli

Hanukkah è conosciuta anche come la “festa dei miracoli”, in quanto vengono commemorati due avvenimenti miracolosi, avvenuti durante l’occupazione ellenica del II secolo a.C. Il primo, quando un piccolo numero di ebrei riuscì, da solo, a riconquistare il Tempio di Gerusalemme che era stato distrutto e profanato dai Greci ed il secondo, conosciuto come il “miracolo dell’olio”, avvenuto al suo interno. Si narra infatti nel Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo, che sull’altare dovesse ardere perennemente la menorà – il candelabro a sette bracci, sette come i giorni della creazione – ma quando i sacerdoti ricostruirono il nuovo altare, una volta rientrati in possesso del Tempio, l’olio che riuscirono a trovare non era sufficiente che per una sola giornata. Decisero comunque di preparare un candelabro di stagno e ferro ed inaspettatamente quell’ olio continuò ad ardere per otto giorni, il tempo necessario perché se ne potesse produrre altro.

Il significato di Hanukkah

La parola Hanukkah significa infatti “inaugurazione”, poiché con la festività si vuole  commemorare la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme, e dura otto giorni, come avvenne per l’olio.
In prossimità del Natale, che gli ebrei non festeggiano, e del solstizio d’inverno, ossia il periodo più oscuro dell’anno, l’accensione dei lumi di Hanukkah vuole inoltre simboleggiare la luce di Dio capace di vincere l’oscurità, manifestandosi anche nei momenti più bui, così come la volontà di sopravvivere del popolo ebraico.

Hanukkah in famiglia

Pur essendo una delle festività minori, non essendo menzionata nei libri della Torah, la festa di Hanukkah viene celebrata come una festività molto gioiosa dalle famiglie, in particolare dai bambini, che ricevono dei piccoli doni, cantano e giocano con delle  trottole chiamate sevivon, dove su ognuna delle quattro facce è riportata una lettera dell’alfabeto ebraico, acronimo di  “Nes Gadòl Hayà Pó” (un grande miracolo è accaduto qui”).

Durante la festa, è tradizione mangiare cibi fritti con olio, per ricordare il miracolo del candeliere del Tempio, come le sufganiot, dolci simili ai Krapfen, ripieni di marmellata, crema o cioccolata.

Le accensioni pubbliche a Roma, dal 7 al 15 dicembre

Quest’anno Hanukkah inizierà la sera del 7 di dicembre, che nel calendario ebraico corrisponde al 24 del mese di Kislev, e si concluderà il 15, che invece corrisponde al 2 del mese di Chesvan.
È oramai consuetudine che la festa venga celebrata anche pubblicamente, con accensioni all’aperto, in piazze o luoghi pubblici, organizzate negli anni dal movimento Chabad, incaricato di promuovere la cultura ebraica nel mondo.
Anche quest’anno sono previste a Roma diverse accensioni a cui tutti possono partecipare.
Il 7 dicembre, la prima sera, detta Herev Hanukkah, alle 18 si accenderà la prima candela del grande hanukkiah posto in Piazza Barberini e alle 20 di quello in Piazza Bologna; giovedì 14, sempre alle 18, verranno accese sette candele al Colosseo, in prossimità dell’Arco di Costantino, ed infine domenica 16, alla presenza di varie autorità politiche e religiose, in Piazza Barberini verrà acceso tutto il candeliere.

Natascia Accatino
(7 dicembre 2023)

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