Look out nuova tv multiculturale

Il 19 aprile a Milano sarà ufficialmente inaugurata Look out, una web tv – ci spiega Barbara Pino, cilena e redattrice del canale – nata nel 2010 a Roma da un’idea di Claudio Martelli. Lo scopo è di radunare una redazione di giovani italiani, immigrati di prima e seconda generazione e rifugiati politici intorno alle problematiche ed alle risorse dell’immigrazione in Italia. Rendere dunque gli immigrati non oggetto, ma soggetti e protagonisti di informazione, per dare uno sguardo ed un punto di vista interno al fenomeno.

Multiculturale non solo il tema, dunque, ma la redazione stessa, che si avvale della collaborazione di quindici reporter – molti dei quali nati qui – di origine cilena, ruandese, somala, tunisina, albanese, eritrea, rumena, camerunense, capoverdiana ed italiana. “Il criterio di selezione della redazione – ci spiega Barbara – si è incentrato principalmente sulla passione per il giornalismo e sulle competenze e sensibilità specifiche di ogni candidato”. Jean Claude Mbede, ad esempio, è un professionista, rifugiato politico del Camerun. In patria è stato giornalista politico ed addetto stampa della nazionale del suo paese quando questa partecipò al campionato olimpico di calcio a Sidney. “In una redazione così variegata l’italiano resta la forma privilegiata di comunicazione poiché la base dell’integrazione – continua Barbara – parte anche dal condividere una lingua comune”.
Con all’attivo oltre cinquanta video disponibili sul sito, la forma peculiare del Look out tv è quella del videogiornalismo. Per raggiungere questo obiettivo, il canale si è trasformato nella sua prima fase in un laboratorio formativo che, grazie al supporto di esperti, ha dato alla redazione gli strumenti e le competenze tecniche specifiche per assemblare un prodotto audiovisivo. Il videogiornalismo è la forma peculiare di Look out tv perché i linguaggi del web si muovono in questa direzione, inoltre attraverso il video – conclude Barbara – è possibile comunicare in “3d” e raccontare, grazie anche a collaboratori esterni sparsi in tutto il mondo, le nostre reciproche differenze secondo molteplici punti di vista, sfruttando la rete come un driver di capillarità. Look out, di cui la Federazione italiana micro web tv (Femi) è partner, intende usare il web per sviluppare un network intorno al fenomeno dell’immigrazione.

Davide Bonaffini(13 Aprile 2011)