La finale. Giovedì 26 Aprile in un’umida serata primaverile, sulle sponde del fiume Tevere il campo del Circolo dei Vigili Urbani vede contrapporsi la squadra dello Sporting United e quella della Fao per la conquista del titolo del torneo del campionato d’eccellenza.Già durante il riscaldamento si avverte un’atmosfera carica d’attesa, sugli spalti un pubblico prettamente femminile e un paio di bottiglie di rum contribuiscono a scaldare l’ambiente in un tripudio di accenti anglo spagnoli. Non bisogna lasciarsi ingannare da facili associazioni di idee però, le donzelle non sono qui per supportare lo United, squadra composta da rifugiati politici, ma per sostenere i ragazzi italiani, americani e spagnoli arruolati nella formazione della Fao.
Il match. Le squadra si schierano in campo secondo gli schemi decisi dai tecnici, un 4-3-1-2 d’assalto per lo United in divisa giallo canarino contro un classico 4-4-2 per gli azzurri della Fao. L’arbitro fischia l’inizio dell’incontro. Nelle prime fasi di gioco la partita appare piuttosto statica le squadre sono bloccate, forse dalla paura di perdere.L’attaccante dello United, Samba prova a spezzare il ritmo con incursioni centrali, ma finisce sempre per subire fallo. La difesa della Fao si dimostra pronta ad arginare i rapidi spunti offensivi avversari, ricorrendo puntualmente alla trappola del fuorigioco. E’ da calcio d’angolo che si assiste alle prime emozioni del match, quando a cavallo del quarto d’ora prima il portiere Mamadou è costretto ad un intervento decisivo, quindi sul lato opposto è Kane a tentare la via della rete dopo una corta ribattuta della difesa avversaria.
Goal. La partita si sblocca al sedicesimo proprio su calcio piazzato, quando una punizione dalla destra battuta dalla giovane promessa dello United Keita coglie impreparato il portiere avversario Cicconi mettendo così in condizione il numero 5 Feizi di concludere da distanza ravvicinata, palla in rete ed 1-0 per lo Sporting United!Non solo buone notizie per i “canarini”, durante un tentativo offensivo sulla fascia sinistra Amine viene contrastato duramente, accusa il colpo e l’allenatore si vede costretto ad effettuare il primo cambio: entra in campo Shahram. La reazione della Fao si realizza in un possesso palla insistito le cui aspirazioni di arrivare al gol si infrangono però contro la diga Mamadou. Tuttavia lo United non rinuncia ad offendere affidandosi ad azioni in contropiede, come al 38’ quando Kane si rende pericoloso dopo una lunga cavalcata sulla fascia concludendo però alto sulla traversa. Ed è sul finire del tempo, quando la stanchezza comincia a fare capolino tra le fila avversarie che il maggior atletismo dello United viene fuori concretizzandosi nell’azione veloce impostata dal mediano Tedros che crossa al centro per il solito Kane, il quale con stacco imperioso manda di poco a lato. Termina così il primo tempo sul punteggio di 1 a 0.
La ripresa senza fine. Sugli spalti durante l’intervallo prende posto un gruppo di “hooligans” inglesi, i quali muniti di birra e patatine iniziano a sostenere la squadra della Fao con sorprendente accento trasteverino.Ed è forse sotto questo nuovo impulso che gli azzurri rientrano in campo decisi a non darsi per vinti. Passano infatti pochi minuti della seconda frazione di gioco e il numero 15 Tondi sigla il pareggio per la propria squadra complice anche una sfortunata deviazione che lascia immobile l’incolpevole Mamadou.La situazione rischia di ripetersi al decimo del secondo tempo, Tondi libera nuovamente il tiro ma questa volta l’unico risultato è quello di esaltare i riflessi del portiere dello United. Sul versante opposto è Kane a rendersi pericoloso con le sue incursioni senza però riuscire a portare nuovamente avanti i suoi.La partita si infiamma attorno alla mezz’ora della ripresa quando Sabatini coglie la traversa con un gran tiro, la palla ribattuta dal montante torna nuovamente in possesso di un giocatore in maglia celeste il cui tentativo di testa viene reso vano dall’ennesima parata di Mamadou. L’avvicinarsi dello scadere dei tempi regolamentari amplifica la stanchezza e priva di lucidità i giocatori in campo: la tensione culmina con l’espulsione all’85esimo proprio del marcatore Tondi. Non bastano 90 minuti a vedere una delle due squadre prevalere sull’altra: finisce 1-1.
Si va ai tempi supplementari. Il venir meno delle forze fisiche e la paura di lasciarsi sfuggire il trionfo a pochi passi dal traguardo, portano le squadre a concentrarsi più sulla fase difensiva che non su quella offensiva. Lo spettro della roulette dei calci di rigore si fa sempre più nitido, fino a divenire realtà!Si ripete il copione cui abbiamo assistito nel corso della gara: è lo Sporting United a portarsi in vantaggio grazie alla parata di Mamadou nei confronti del primo rigorista avversario, cui fanno seguito i gol di tutti i giocatori presentatisi sul dischetto. La situazione torna ancora una volta in parità quando è Feizi, autore del gol che durante i 90 minuti aveva dato il vantaggio allo United, a rispettare il più inflazionato copione del “dalle stelle alle stalle” calciando a lato il rigore.Si va ad oltranza, il portiere dello United Mamadou col piglio da capitano, riceve palla dall’arbitro e la colloca sul dischetto in un capovolgimento di ruolo che lo vede faccia a faccia col suo omologo, palla a destra portiere spiazzato, lo United è in vantaggio!Tocca ancora a Mamadou che riprende il suo posto tra i pali, si concentra e para l’ultimo rigore. E’ un tripudio, il capitano corre verso il centro del campo dove la squadra è riunita in semicerchio, viene accolto da grida di giubilo e issato in trionfo dai suoi compagni che lo lanciano in aria più volte.
Irene Ricciardelli(27 Aprile 2012)