Goal senza frontiere: l’Etiopia supera l’esame Sudan

Domenica 25 novembre, si è svolta la terza giornata del torneo di calciotto Goal senza frontiere. Dopo il brutto tempo che aveva contraddistinto le precedenti domeniche, questa volta il cielo, libero da nuvole, sembra essere generoso verso i giocatori delle squadre scese in campo. Le partite hanno visto contrapposte Sudan ed Etiopia e Squadra Erasmus contro Provida Il primo match, disputato verso le ore 16 prevedeva le due nazioni africane a confronto. Gli Etiopi, tradizionalmente grandi atleti nelle gare di fondo dell’ atletica leggera, si presentano in campo con maglie bianche e un atipico 3-2-2 mentre gli avversari, in maglia verde, schierano un classico 3-3-1.Primo tempoL’inizio della gara è tutt’altro che esaltante, le squadre, per timore di sbagliare, non rischiano nulla e si studiano a vicenda per i primi sette minuti. Il primo pericolo lo corre la porta del Sudan quando il 20 etiope calcia una gran punizione dalla destra, tiro a girare sul secondo palo che sembra puntare proprio il sette, ma un incredibile intervento del’estremo difensore sudanese salva il risultato. Nei successivi 10’ di gioco il dominio Etiope sembra incontrastato, ma la scarsa precisione sottoporta degli attaccanti in maglia verde non regala il giusto premio alla mole di gioco da loro espressa. Al 17’ il Sudan approfitta però di un’uscita maldestra del portiere etiope e sfiora il goal con il suo centravanti . Il primo tempo termina senza particolari emozioni se non qualche calcio piazzato malamente sprecato da entrambe le squadre.Secondo tempoLe squadre si ripresentano sul terreno di gioco con gli stessi effettivi della prima frazione e l’arbitro fa riprendere il gioco. Rispetto alla prima metà di gara le due compagini sembrano voler premere sull’acceleratore, anche per regalare maggiore spettacolo ai circa venti tifosi assiepati sugli spalti, venuti ad incitarli. Dopo alcuni veloci ribaltamenti di fronte che destano non poche preoccupazioni ai due portieri, l’Etiopia passa in vantaggio al 9’ grazie ad un’azione insistita di Cabini che dopo aver superato abilmente due avversari spiazza, con il più classico dei “piattoni” il portiere avversario. 1 a 0 per i ragazzi in maglia verde. Il Sudan però non resta passivamente a guardare e dopo una costante pressione nella metà campo avversaria, approfitta di un clamoroso errore della difesa etiope.  Mahdi detta il passaggio direttamente dalla rimessa laterale, e si trova solo a tu per tu con il portiere avversario, che batte con un preciso diagonale. 1 a 1 e palla al centro. Al 18’ è ancora il Sudan a portarsi in avanti ed è sempre l’autore del goal, che, superato il portiere, viene contrastato da due difensori contemporaneamente. I giocatori in maglia bianca protestano chiedendo il rigore ma l’arbitro è irremovibile:“ Hanno preso la palla, continuate!”. Ancora scossi dalla mancata concessione del penalty, i ragazzi sudanesi vanno in confusione e si fanno trovare impreparati al 20’ quando il difensore centrale dell’Etiopia Della Vecchia si trova libero in area e segna il goal del 2 a 1 con un potente destro sotto la traversa.  Oltre al danno, la beffa dunque, per il Sudan, che si butta nella metà campo avversaria, alla disperata ricerca del pareggio ma non riuscendo a trovarlo. La partita si conclude con il punteggio di 2 a 1 per l’Etiopia.A fine match incontriamo la responsabile di una delle nuove squadre iscritte al torneo, la squadra Erasmus che ci spiega i motivi della partecipazione:”  Siamo l’associazione Erasmus di Roma 3 e tra le tante attività che proponiamo ai nostri studenti ci sono anche quelle sportive. Così, quando ci hanno contattato, abbiamo cercato immediatamente dei ragazzi a cui piacesse giocare a calcio. La squadra è stata composta in poco tempo e ne fanno parte in maggioranza spagnoli con un tedesco ed un italiano, ma puntiamo ad allargare il numero. Inoltre siamo contenti di poter partecipare ad un torneo che lega l’attività fisica ai valori dell’integrazione, in cui crediamo fermamente.”

Adriano Di Blasi

(29-Novembre-2012)