Due municipi un solo fine: fare volontariato

“Volontario è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni.”Questo virgolettato, altro non è, che l’articolo 1 della carta dei valori del volontariato. Nella sua semplicità,descrive perfettamente quello che un singolo individuo avrebbe il dovere morale di fare, e quello che i tanti iscritti ad associazioni come Piuculture fanno. Tenendo a mente saldamente questi valori e in concomitanza con l’accorpamento tra II e III municipio di Roma, lunedì scorso, si è svolta la prima riunione tra le varie associazioni di volontariato sparse sui due territori. Un modo per confrontare idee,difficoltà e progetti futuri in vista di possibili collaborazioni. L’incontro, aperto a tutte le associazioni, prevedeva una prima introduzione a cura della presidente della consulta AnnaMaria Calore che dopo aver ringraziato l’assessore Capraro per la sua disponibilità, ha spiegato il fine di questa riunione: “ L’intento di oggi è quello di creare una rete del volontariato tra i due municipi. Ci rendiamo conto, giorno dopo giorno, che quello che serve alle associazioni è una rete che possa, riconoscere situazioni problematiche, concordare le soluzioni migliori e applicarle potendo contare sull’appoggio reciproco”.Concluso il suo intervento, il presidente, ha chiesto ad ognuno di prendere il microfono e presentarsi. Hanno partecipato all’incontro circa trenta esponenti delle varie associazioni, sparse sui due territori. La maggior parte di esse si occupa di difendere i diritti e di sostenere nelle difficoltà, le persone disabili e gli anziani . Questo è l’obiettivo che si è posta ad esempio l’ADA(Associazione diritti per gli anziani) rappresentata da Enrico Troiani che si è subito complimentato per l’organizzazione di questo evento : “L’unione fa la forza soprattutto in un campo come quello del volontariato, dove è solo l’aiuto che i singoli si danno l’un l’altro che permette lo sviluppo delle associazioni. Ovviamente è fondamentale anche l’appoggio delle istituzioni, perché da soli è sempre più dura”. Dopo questo intervento si sono succeduti sul palco: Diego Turini, dell’associazione Solaris, che aiuta i disabili psichici,Mauro Cignoni, per Televita, che dal 1995 si occupa degli anziani, Carla Firmariello, di SIBLINGS(Sorelle e fratelli di persone con disabilità) e molti altri.Tra le tante associazioni spicca anche Tininiska Italia Onlus i cui volontari si impegnano in progetti a favore della popolazione del Nicaragua, sia qui a Roma che nel paese centro americano: “ Non è un caso che abbiamo scelto questa nazione, perché molti dei volontari che appartengono all’onlus hanno vissuto per lungo tempo in centro America e sono rimasti estremamente legati a questo luogo e alla sua popolazione. Inoltre ci occupiamo, nel terzo municipio, di insegnare l’italiano agli stranieri e di inserirli nel mondo del lavoro attraverso piccoli progetti. Mettere in contatto associazioni diverse come facciamo oggi è fondamentale. Si possono creare tante sinergie utili. Ad esempio mio figlio vive con un rifugiato politico afgano, proprio in una delle sedi che l’associazione Solaris mette a disposizione, quindi come vedete possiamo essere tutti di aiuto per migliorare la condizione di queste persone purchè uniamo le forze.”Prima di concludere l’incontro,hanno preso la parola altre tre associazioni, tutte del secondo municipio: A Roma insieme , Welcome e Piuculture. La prima,al suo diciottesimo anno di attività, si occupa,attraverso il progetto “Conoscere e giocare per crescere”: “Di evitare a qualsiasi bimbo/a di entrare in carcere, perché obbligato dalla legge a restare con la madre, anche per breve tempo, soprattutto in un periodo così delicato e decisivo della vita umana come quello da 0 a 3 anni. L’obiettivo immediato è di ridurre i danni che la carcerazione produce su di loro,proponendo ai bambini quella varietà di stimoli, conoscenze, rapporti interpersonali e giochi indispensabili per accompagnarli nel momento più delicato e decisivo della crescita. Spesso questi bambini appartengono alla comunità Rom, sopratutto qui nella Capitale”.Welcome, è nata per dare assistenza alle famiglie e alle madri immigrate: “Inizialmente –spiega Anna Nista– mancava qualunque welfare in favore di queste persone. Ora la situazione è cambiata ma rimane comunque critica, spesso queste donne sono sole e noi cerchiamo di aiutarle, magari proponendo loro un lavoro che, a causa dell’attuale crisi, è sempre più difficile da trovare. Inoltre insegniamo italiano per gli stranieri nelle scuole, attraverso la rete “scuole migranti”.A conclusione dell’incontro, è intervenuta Anna Crisi, per Piuculture, che ha ribadito l’impegno condiviso con Welcome, per l’insegnamento dell’italiano agli stranieri, soprattutto per i minori iscritti nelle strutture pubbliche: “Oggi il nostro aiuto è ben accetto da tutti gli istituti a cui ci rivolgiamo. Questo è dovuto in parte a causa della mancanza di fondi ma sopratutto agli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni. Il nostro obiettivo è focalizzarci sopratutto sui ragazzi che frequentano le nostre scuole, ma hanno bisogno di un supporto linguistico.Dopo i saluti e gli auguri natalizi è stato dato appuntamento al prossimo 23 Gennaio per la riunione della nuova consulta, che si svolgerà presso la sala consiliare di Via Dire Daua. 

Adriano Di Blasi

(20 Dicembre 2012)