Pietre d’inciampo: una in più nel Municipio II

A piedi per le vie del Municipio II in via Po 162, in via Flaminia 21 o 215, in corso Trieste 85 o in via Paraguay 18 il sole è attratto da una irregolarità del selciato, un sanpietrino inusuale, in ottone, rifrange la luce: sono alcune delle 156 “pietre d’inciampo” che dal 2010 vengono poste a Roma davanti alle case  dove abitavano uomini e donne ebrei, ma anche omosessuali, oppositori politici,Rom, Sinti, zingari, testimoni di Geova, pentecostali, malati di mente, portatori di handicap, tutti coloro i quali erano ritenuti indesiderabili dal nazismo.Martedì 15 gennaio alle 12.30 in via Flaminia 171, l’artista tedesco Gunter Deming istallerà personalmente l’unica “memoria d’inciampo” del Municipio II per questa  quarta edizione dell’iniziativa. Nelle giornate del 14 e 15 gennaio Deming procederà all’istallazione di altre 35 nuove “pietre d’inciampo” nei Municipi I, IX, XVII e XVIII. Sanpietrini in ottone con nome, cognome, data di nascita, arresto e deportazione, assassinio di cittadini residenti nei palazzi antistanti l’istallazioneL’iniziativa, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, vuole essere un segno tangibile, ma non monumentale per far si che la memoria sia parte integrante della vita quotidiana. L’inciampo che si crea non è fisico, ma mentale, costringe a interrogarsi su quella diversità. Per gli abitanti della casa, ma anche per i passanti: un modo per ricordare quanto accaduto in quel luogo, in quella data, “intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità”.La quarta edizione di Memorie d’inciampo a Roma è organizzata dall’Associazione culturale arteinmemoria che, istituita nel maggio 2012, vuole rendere vivi e attuali la storia e la memoria attraverso manifestazioni artistiche e architettoniche che privilegino linguaggi  innovativi rispetto a quelli tradizionali e accademici.I promotori sono:ANED (Associazione Nazionale ex Deportati), ANEI (Associazione Nazionale ex Internati), CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane, Museo Storico della Liberazione,  ha il Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma e dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania.Gli Stolpersteine sono finanziati da sottoscrizioni private, il costo, compresa l’installazione, è di 120 euro per ogni “pietra”. Nella Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia è attivo uno “sportello”, curato da Daniela Mantarro con la collaborazione di Elisa Guida, alla quale possono rivolgersi  quanti desiderino ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una “pietra d’inciampo” davanti alla loro abitazione.INFOcasadellamenoria@bibliotechediroma.it,  sportello@arteinmemoria.it , tel. 06/45460501 UFFICIO STAMPA: Novella Mirri Tel. 335-6077971, ufficiostampa@novellamirri.it; Maria Bonmassar Tel. 335-490311, maria.bonmassar@gmail.comIrene Ricciardelli(12 gennaio 2013)