Samir Elturky è un giovane egiziano che vive e lavora come percussionista a Roma. È specializzato negli strumenti a percussione arabi ed ha iniziato la carriera nella capitale esibendosi con vari gruppi, nel 2008 ha fondato gli AraBand “suoniamo musica classica araba, ma anche moderna, il che implica variazione negli strumenti e nella formazione del gruppo”, a Samir, Carlo Cossu e Pejman Tadyon, iraniano, si uniscono infatti, a seconda della occasioni, Sayed Ibrahim, Ashraf Said, egiziani e Fadi Tannous, siriano. Tra gli strumenti che suona Samir ci sono darbuka, duff, bendir, doholla, djambè, riq, tutte percussioni caratteristiche della cultura egiziana, ed araba in generale.
Il senso della musica. “La musica araba è piena di un senso suo, unico” come quello che è in grado di trasmettere il cantante preferito di Samir, Mohamed Mounir, egiziano, conosciuto come “il re” che suona e canta insieme ad un gruppo composto anche da tedeschi, turchi, francesi, arabi, fattore che consente una mescolanza ed una comunicazione continua di suoni e di idee.
La passione per la musica e le percussioni inizia sin dalla giovane età “durante la scuola media sceglievo il posto in base al suono che faceva il banco.” Nel tempo è subentrata anche l’esigenza di studiare la musica, per conoscerne i ritmi, senza i quali sentiva di non poter raggiunger un adeguato livello di professionismo e professionalità. E, nel tempo, Samir stesso ha contribuito a diffondere la conoscenza della sua arte “ad esempio, per le percussioni, è fondamentale spiegare cosa sia il ritmo “si parte dalla misura, si narra la storia della melodia, e, naturalmente, si suona.”
Nel futuro Samir vorrebbe costruire una sala concerti per far incontrare artisti di tutti i paesi, Italia compresa, “vorrei dare la possibilità a chi sa suonare ma non è in grado di comunicare bene in italiano, di potersi esibire e farsi conoscere. Credo infatti che la musica diventi tale solo quando può contare su un pubblico, per quanto ristretto.” L’autoreferenzialità è bandita. Oggi in Italia Samir sente di stare realizzando due obiettivi, essere ambasciatore della sua arte e realizzare incontri e amalgama artistici.
La musica di Samir e degli AraBand viaggia, soprattutto in Italia, ma anche nel mondo, Spagna, Francia, Svizzera alcuni dei paesi dove hanno portato il loro senso artistico. Ed i progetti futuri indicano che il fermento continua, alla ricerca di nuove sonorità.
Piera Francesca Mastantuono
(11 aprile 2013)