Alexandra Crasnaru: in Italia i romeni si sentono a casa

ale_crasnaru„Con la crisi economica di oggi la differenza tra Romania e l’Italia non è così grande. La maggior parte dei rumeni sono venuti qui perché le condizioni economiche erano buone, ma adesso la crisi li blocca”, racconta Alexandra Crasnaru Dragomir, la giurata romena di Piuculture per il Med Film Festival 2013. „I romeni sono abituati alle rinuncie, alle difficoltà e riescono a superare meglio degli italiani i problemi del momento. L’Italia è l’unico paese d’Europa dove i romeni si sentono a casa”. Arrivata a Roma da un anno, Alexandra è stata più fortunata degli altri a trovare lavoro, perché aveva mandato il CV dal suo paese ed è stata assunta dall’azienda di comunicazione e marketing che cercava una figura professionale del suo livello.

Il viaggio. Non ci ha pensato molto e a 33 anni ha preparato la valigia e in un mese si è trasferita nella capitale italiana. Conosceva la lingua perche dieci anni fa si è specializzata per 12 mesi all’Istituto Europeo di Design a Roma, si era appena laureata in sceneggiatura all’Università Nazionale di Arte Teatrale e Cinema di Bucarest e aveva lavorato nella televisione Pro Tv per la trasmissione per i bambini „Abracadabra”, dove ha curato anche la rivista dello show. Tornata a casa, attratta dal mondo pubblicitario – si è documentata molto durante la preparazione della tesi di laurea sullo stesso argomento – Alexandra si è dedicata al marketing e alla comunicazione in due grosse aziende di Bucarest. Questa esperienza le è servita molto per il suo lavoro in Italia nella società dove opera con diverse comunità straniere.

„L’Italia è una poesia per me, apprezzo molto Roma specialmente per la ricchissima vita culturale che offre”. Alexandra riesce a frequentare dopo il lavoro e nei fine settimana: mostre, musei, concerti, eventi organizzati dalle Accademie culturali. Tramite la sua attività si è fatta molte amicizie tra italiani e stranieri, ne ha imparato tradizioni e cultura. Le piace molto il clima, il cibo: qui ha imparato a mangiare sano, a scegliere i prodotti freschi e crescere in casa gli aromi „ Mi ha colpito la grande passione degli italiani per la cucina: penso che siano gli unici che mentre mangiano parlano sempre di cibo”.

Alexandra, giurata Piuculture al MedFilmFest. „La nuova onda del cinema romeno tratta argomenti troppo duri: non sono riuscita a vedere fino alla fine il film „4 mesi, 3 settimane, 2 giorni” di Cristian Mungiu, ho fatto una pausa poi ho ripreso. Un film romeno che mi è piaciuto molto invece è „Filantropica” di Nae Caranfil. Io sono un’ ottimista, non riesco ad accettare la malinconia”. Alexandra vede tanti documentari, a casa ha una collezione di più di 200 DVD. Consiglia i film di Wes Andersen, per il modo semplice che usa per dire cose complesse. Il cinema le è rimasto nel cuore, scrive ogni tanto delle short-stories auto-ironiche.

Altra sua grande passione da quando è tornata 5 anni fa da una vacanza in Argentina è il tango, non riesce a vivere senza. Gestisce un blog dove mette tante opere d’arte visiva che la colpiscono. Scatta numerose foto: momenti di vita particolari e indimenticabili. Il suo progetto futuro è di fare un reportage fotografico con le tradizioni alle quali un italiano non rinuncia mai: il caffè e il cornetto la mattina, l’aperitivo nel pomeriggio, il pranzo la domenica in famiglia.

La giuria Piuculture si può immedesimare meglio nelle situazioni dei film in concorso. Ogni giurato straniero potrebbe riconoscere il proprio vissuto negli argomenti trattati. „Un film di valore deve crearti uno stato d’animo positivo o negativo, importante che ti rimanga dentro qualcosa. Conta la storia, le immagini, la collona sonora, il montaggio. Bisogna tenere conto del contesto del paese di provenienza dell’autore: il modo in cui il regista straniero riesce a trasmettere il messaggio al pubblico e come viene percepito. Sono contenta che, malgrado le crisi economiche e politiche, registi di talento dei paesi mediterranei riescono a realizzare i loro film”.

Raisa Ambros(29 maggio 2013)

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