Genazzano festeggia la Madonna di Scutari

Fioralba Duma ci racconta la leggenda della Madonna di Scutari, festeggiata nel borgo di Genazzano il 29 maggio. Grande occasione di ritrovo per la comunità albanese d’Italia raccontata su Piuculture attraverso le sue parole di Fioralba e le foto di Giuseppe Marsoner e Stefano Majolatesi

Il 29 Maggio, oltre all’Infiorata, nel borgo medievale di Genazzano si è festeggiata come da tradizione la Madonna del Buon Consiglio.

La sua è una leggenda ricca di mistero, che parla di fede, esilio ed ospitalità e di come, a volte, basta poco per unire due popoli diversi.

A Genazzano, proprio alle porte di Roma, dal 25 Aprile 1467 si venera l’icona sacra della Madre del Buon Consiglio che – la leggenda racconta – poco prima dell’occupazione turca è fuggita dall’omonima chiesa albanese di Scutari, luogo di preghiera importante in una guerra che per l’Albania durava da tre decenni. Si narra che Scanderbeg e i suoi soldati, Giorgis e De Sclavis, mentre pregavano, videro staccarsi l’affresco e l’intonaco dal muro e lo seguirono, percorrendo tutto il tragitto, anche camminando sul mar Adriatico per giungere in Italia. L’arrivo è descritto con una sensazione nota a molti migranti, con spaesamento e perdita dei propri punti di riferimento, in questo caso l’immagine sacra.

Si viene a sapere che questa si è fermata a Genazzano dove una vedova, poi Beata Petruccia, stava mettendo tutta se stessa per edificare una chiesa dedicata allo stesso culto.

Dopo questo ed altri 160 miracoli nei primi mesi, la chiesa divenne luogo di pellegrinaggio, visitato e venerato anche da Papi e santi, coinvolgendo le comunità arberesh ed italiana, fino a diventare Patrona dell’Albania e del mondo intero.

Ma ciò che è significativo è stato anche vedere come questa santa riesca a riunire in un solo luogo tanti albanesi da tutto il mondo e di tutte le appartenenze religiose.  E’ successo a Genazzano nel 1988, due anni prima della libertà religiosa dopo mezzo secolo di persecuzioni in uno stato dichiarato ateo, è successo tante volte nel Santuario di Scutari, e succede sempre l’ultima domenica di maggio.

Oggi dalla messa si passa all’inno nazionale, al picnic, ai canti e alle valle all’aria aperta.

Papa Francesco, nella sua visita a Tirana, raccomandò di “non dimenticare le piaghe…”. Mentre il 25 Aprile 1993 Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Albania, nel benedire la prima pietra della chiesa ricostruita a Scutari dopo alterne vicende – distrutta dai turchi, ricostruita nel 1917, trasformata in sala di ballo e di nuovo rasa al suolo nel 1967 – ha donato una copia dell’affresco, ma la Patrona dell’Albania continua a stare in esilio, a Genazzano, visitata e festeggiata dai suoi compatrioti.Da qualche anno insieme a lei, nella cappella, c’è anche l’altra albanese, cittadina onoraria di Roma, Madre Teresa di Calcutta.

Fioralba Duma

Foto di Giuseppe Marsoner e Stefano Majolatesi