Alba, studentessa 22 enne di ingegneria edile a Roma, cittadina italiana ma di origine macedone, ci racconta la sua vacanza estiva nella terra di origine, la Macedonia.L’estate è il periodo ideale per gli stranieri che vivono in Italia per tornare nel paese di origine a trascorrere le vacanze, un’occasione per rivedere parenti, amici, luoghi d’infanzia. Una volta a casa accade che si notino delle cose che non sono più famigliari: cose che sono cambiate o che non sono cambiate affatto. Quando si torna nei luoghi d’origine ci si sente quasi “stranieri” perché l’esperienza migratoria ti cambia per sempre.Alba, studentessa 22 enne di ingegneria edile a Roma, ha avuto questo tipo di sensazione quando è tornata, dopo tre anni, a trascorrere le vacanze nel suo paese di origine: la Macedonia. La sua storia è singolare: nata in Italia, a Frosinone, a un anno rientra con i genitori in Macedonia, per poi far ritorno in Italia a undici anni, questa volta definitivamente. “Adesso sento che la mia casa è qui in Italia, ma ricordo che i primi tre anni sono stati difficili”, racconta. In Macedonia a Debar, la sua città, aveva lasciato amici ai quali era molto legata, a ciò si aggiungeva la difficoltà di dover imparare una lingua nuova: “All’inizio in Italia per farmi capire parlavo a gesti”. Appena arrivata a Frosinone tutto le appariva completamente diverso: dal modo di vestirsi delle persone al cibo. Non riusciva a sentirsi libera e faticava a trovare la propria identità, non si sentiva “né qui, né là”. “Mi sono buttata nello studio e nonostante le iniziali difficoltà nella lingua, ho ottenuto ottimi risultati, ma i miei compagni non comprendevano il mio atteggiamento chiuso e riservato”.Il paese di origine di Alba è quasi sconosciuto agli italiani, molti non sanno nemmeno dove si trovi: “All’inizio non capivo perché mi dicessero che la macedonia sta nel frigo”, racconta sorridendo. D’altronde i macedoni in Italia sono pochi rispetto ad altre nazionalità. Secondo i dati ISTAT del 2016 i macedoni residenti in Italia sono 73.512 su oltre 5milioni di stranieri, cioè appena 1,5%. Alba dice di conoscere pochissimi macedoni sia a Frosinone, città dove risiede, che a Roma dove studia, nonostante all’università abbia incontrato persone provenienti da tutto il mondo.Debar, la città di origine di Alba, situata nella Repubblica di Macedonia, al confine con l’Albania.Essendo nata in Italia, quando ha compiuto 18 anni ha preso la cittadinanza, ma dice che “quella di diventare italiana è stata una scelta, in quanto col tempo mi sentivo sempre più a mio agio e ho capito che mi piaceva la cultura e la mentalità italiana e ho iniziato a trasformarmi; questo inizialmente non è piaciuto ai miei genitori che sono più legati alla Macedonia, perché lì sono cresciuti e lì vorrebbero un giorno tornare. Per fortuna con il tempo hanno capito che la mia “trasformazione” era naturale”. Alba non rinnega le proprie origini, ma la recente vacanza le ha aperto gli occhi sul fatto di essere ormai diversa dai suoi cari in Macedonia.Racconta che i primi giorni di vacanza è stato difficile aprirsi con gli amici: “Debar è una città piccola, tutti si conoscono e se fai qualcosa di strano non passi inosservato. Sentivo gli occhi puntati addosso”. Anche se non si è mai sentita giudicata, notava che la vedevano ormai come un’italiana. E non sbagliavano… “Mi sono divertita tanto con gli amici di un tempo perché sono riusciti, nonostante tutto, a farmi sentire una di loro. Ma la differenza nel modo di vedere la vita si notava. Una sera chiacchierando sulla possibilità di avere dei figli, ho detto che per adesso non sento il desiderio di averne; sono rimasti molto stupiti e mi hanno chiesto il perché. Ho risposto ironicamente che oggi come oggi non bisogna averli per forza visto che al mondo siamo già troppi. Non riuscivano a spiegarsi come io possa pensare a “problemi globali” come la sovrappopolazione nel mondo.” Questo secondo Alba è dovuto al fatto che non riescono a immaginare una vita diversa da quella che vivono.”I macedoni sono molto legati alla tradizione e ad alcuni valori quali la famiglia e l’amicizia”. Per Alba è una cosa molto bella anche se non comprende il fatto che “le persone vivano giorno per giorno, non guardando aldilà del proprio piccolo. Realizzarsi significa fare una famiglia, non riescono a immaginarsi da soli”. Saper di poter contare sulla comunità è senz’altro rassicurante, ma spesso impedisce un’evoluzione: “Da quando me ne sono andata è rimasto quasi tutto uguale a come l’ho lasciato. Mi ha fatto piacere tornarci, però non riesco a immaginare la mia vita come la vedono loro: fare le stesse cose, vedere le stesse persone e frequentare gli stessi posti, in un certo senso accontentarsi di quello che c’è. Dopo tre settimane ho preso il biglietto di ritorno per l’Italia anche se potevo rimanere di più”. Eppure, quando andava ogni anno in vacanza lì le sembrava tutto normale. Stavolta però, che sono passati tre anni dal suo ultimo viaggio in Macedonia, ha notato le differenze: “In Italia, anche se i giovani soffrono a causa dell’incertezza nel futuro, c’è più libertà nel poter reinventare la propria vita al di fuori di schemi prestabiliti dalla tradizione. Ci sono molte più alternative.””Consiglio comunque vivamente a tutti gli italiani di scegliere la Macedonia come meta turistica. Nel mio paese d’origine possono scoprire, almeno in vacanza, quello che faticano a trovare qui in Italia: quella spensieratezza, quel vivere giorno per giorno di un paese piccolo e misterioso della penisola balcanica con un forte senso di comunità”.In Macedonia quasi in ogni famiglia c’è qualcuno che è emigrato in un altro paese “Dopo un po’ le persone si abituano alla tua assenza e anche tu ti abitui alla loro. Anche Alba, ha parenti sparsi per il mondo: in America, in Belgio, in Svezia. “Molti giovani studiano e sono laureati, ma è difficile trovare un lavoro o delle alternative di vita, per questo tanti ambiscono a migrare“.Questa vacanza estiva è servita ad Alba per capire che anche se si trova bene nel suo paese di origine, la sua casa ormai è l’Italia. Addirittura, quando è stata in Macedonia ha detto a sua madre: “Mamma, grazie per avermi fatto crescere in Italia”. Finché non lasci il tuo paese non sai come è il mondo là fuori, viceversa, non sai veramente come è il tuo paese finché non vivi da un’altra parte, solo allora puoi scoprire dove ti senti veramente a casa.” Oggi vorrei trovare la mia strada qui in Italia”.In un paese dove molti italiani di sangue “fuggono” per cercare altrove una vita migliore c’è Alba, e come lei tanti giovani di origine straniera, che vede nell’Italia un’alternativa di vita e che nonostante le difficoltà e le incertezze, crede fermamente di poter cambiare in meglio questo paese e apportare qualcosa di nuovo, di utile, di bello.Ania Tarasiewicz
24 agosto 2016
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