Aware migrants: la consapevolezza sui rischi dei viaggi della speranza

Presentazione della Campagna Aware migrants
Il 28 luglio è stata presentata la campagna “Aware migrants” realizzata dal Ministero dell’Interno e dall’OIM che intende informare i potenziali migranti sui rischi e i pericoli legati alla traversata del deserto e del mar Mediterraneo (Foto fonte: http://www.interno.gov.it/)
Aware migrants: una campagna di sensibilizzazione lanciata dal Ministero dell’Interno e dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e presentata il 28 luglio presso la sede romana dell’Associazione Stampa Estera, alla presenza  del Ministro degli Interni Angelino Alfano, di Mario Morcone, capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, Carmelita Amendola, funzionario del Ministero dell’Interno e Federico Soda dell’OIM.L’iniziativa, rivolta ai potenziali migranti che intendono attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa, vuole informare sui rischi del viaggio. L’assunto di fondo è che i migranti spesso non siano a conoscenza della pericolosità delle traversate in mare e del deserto, del rischio di finire in mano a trafficanti senza scrupoli, sottoposti a violenze e  soprusi. Il messaggio che si vuole lanciare è  che la scelta di migrare deve essere una scelta consapevole anche quando è guidata dalla disperazione di fronte alla miseria, alle persecuzioni e ai conflitti che purtroppo dilagano in molte zone dell’Africa e del Medio Oriente  e scoraggiare le partenze.I viaggi della speranza e i sogni di una vita migliore altrove spesso si trasformano in incubi e tragedie. Secondo Federico Soda dalle testimonianze dei migranti, raccolte da OIM, emerge che “la stragrande maggioranza di loro  dice che il viaggio intrapreso è stato molto più pericoloso di quanto si sarebbero aspettati. Molti non sono consapevoli dei pericoli e dei rischi della migrazione legata ai trafficanti, non solo in mare o nel deserto, ma anche nei paesi di transito come la Libia“.
Il sito web Aware migrants
Fonte: http://www.awaremigrants.org/
La campagna si avvale di un sito web in tre lingue e della presenza sui social network (Facebook, YouTube, Instagram e Twitter),  per dare ai migranti la possibilità di scambiarsi opinioni ed esperienze, condividere immagini, video e altri tipi di testimonianze raccolte durante tutto il viaggio, per far sì che il ricordo delle tragedie a cui sono sopravvissuti non diventino tabù ma che siano  fonti d’informazione sui rischi.  Soda spiega che spesso succede che “i migranti vogliano dimenticare e andare avanti con la loro vita, e non condividano le loro esperienze con i pari ancora a casa“.  Inoltre, come ha spiegato il Vice prefetto e Responsabile Relazioni Internazionali del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, Carmelita Ammendola :“Quando queste persone arrivano ci raccontano storie di violenza incredibili che spesso hanno difficoltà a riportare”. Il sito aiuta a diffondere testimonianze audio e video di coloro che hanno provato sulla propria pelle i pericoli connessi al viaggio, molti racconti sono trasmessi anche via radio e televisione.La gravità della situazione necessita di interventi su più livelli, specialmente in questo periodo dove i morti in mare aumentano in modo esponenziale e sono coinvolti sempre più minori non accompagnati . Come emerge dal recente rapporto del OIM, i fra il primo gennaio e il 27 luglio di quest’anno sono arrivati in Europa 251.557 migranti e rifugiati e i  morti in mare hanno superato i 3 mila, a fronte dei 1.917 del 2015, nello stesso periodo.Come ha affermato il Ministro degli Interni, Angelino Alfano: “L’unico modo di gestire la migrazione è quello di agire su più fronti“, uno di questi è la corretta informazione per rendere consapevoli sui rischi, questa è la finalità della campagna . Il ministro ha lanciato un appello riprendendo la canzone ufficiale della campagna, “Be aware brothers and sisters“, scritta dall’artista africana Rokia Traoré: “Siate consapevoli, migranti, che i vostri sogni di una vita migliore in Europa potrebbero trasformarsi in un incubo. La violenza sessuale, gli abusi sui minori, il rischio di morire in mare, il rischio di vedere il tuoi parenti più stretti morire in mare: i potenziali migranti hanno il diritto di essere informati di tutti questi rischi”.  Per questo, “Noi vogliamo buttare questa bottiglia in mare perché arrivi all’altra sponda del Mediterraneo“, ha concluso il Ministro Alfano, mettendo l’accento sull’importanza dell’informazione affinché il “sogno dei migranti non diventi un incubo”.
Fonte: www.interno.gov.it
Aldilà della speranza che si ripone in iniziative come queste e dei buoni propositi, rimangono tuttavia alcuni dubbi  di fronte all’efficacia della campagna rispetto agli obiettivi che si pone: siamo davvero sicuri che i migranti non siano consapevoli dei rischi che corrono nel viaggio della speranza verso l’Europa? La campagna infatti dipinge i migranti come soggetti inconsapevoli che non dispongono di reti sociali e canali di informazione su cosa significhi migrare e quali siano i rischi. E se la necessità è di informare i potenziali migranti sui pericoli, siamo certi che una campagna che utilizza come principale strumento il web possa avere un raggio di azione e notorietà tali da raggiungere le persone a cui si rivolge, ovvero persone che sono rimaste nei loro paesi e che devono far fronte a problemi ben diversi da quelli di “doversi informare”. Nel momento nel quale si stanziano dei fondi – un milione e mezzo di euro – sorge il dubbio se la campagna in oggetto sia stata la scelta più efficace per eliminare le cause per le quali i migranti fuggono dalla loro terra. Per scoraggiare i migranti a partire forse andrebbero fatti altrettanti sforzi per incoraggiarli a rimanere, aiutandoli a raggiungere, nel proprio paese, condizioni di vita dignitose.Per vedere il video della conferenza (fonte Radio Radicale)

(9 agosto 2016)

Ania Tarasiewicz