Parte da piazza San Giovanni la manifestazione del 12 novembre dei migranti che vivono e lavorano nel nostro paese, promossa dalla Rete delle Campagne in Lotta e supportata dai movimenti per i diritti all’abitare.
Uomini donne, bambini, arrivati anche con pulman da tutta Italia, hanno manifestato l’esigenza di avere maggiore dignità e diritti e più libertà di movimento all’interno dei confini europei.
Tra i presenti, i rappresentanti dello Slai cobas, i migranti dei centri di accoglienza di Taranto, i lavoratori della logistica ed in lotta nei quartieri da Bergamo, i migranti del Baobab, i braccianti del foggiano e della Piana di Gioia Tauro, i curdi ed i bengalesi delle comunità romane affiancati dalle famiglie dei movimenti per la casa.
La richiesta è la possibilità di regolarizzare le loro posizioni anche per i problemi derivanti dall’impossibilità di richiedere la residenza: iscrivere i bambini a scuola, richiedere assistenza sanitaria, solo per fare due esempi.A questa richiesta si aggiunge quella della chiusura dei campi di sfruttamento e di migliori condizioni di lavoro anche nell’ottica della legge contro il caporalato varata nelle scorse settimane.
Il corteo, attraversando Piazza Vittorio ed arrivato a Piazza dell’Esquilino si è sciolto alle 20 circa dopo le risposte confortanti ricevute dal Capo del dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone, che ha ricevuto al Viminale le rappresentanze dei migranti e dei movimenti per i diritti all’abitare.
Marcello Valeri(16 novembre 2016)
Guarda la gallery (foto di Marcello Valeri)