Scoprire luoghi inattesi, capaci di raccontare un intero Paese, la sua cultura e le sue emozioni: è un compito difficile, che solo il cinema a volte sembra in grado di assolvere. È questo lo spirito che anima l’ottava edizione di ProCult, la Mostra del Cinema Romeno che si svolgerà a Roma dal 10 al 12 novembre 2017. Una tre giorni di proiezioni gratuite dedicata al nuovo cinema della Romania e ai suoi talenti. Si comincia con la trilogia documentaristica di Charlie Ottley “Wild Carpathia”, che spazia dal Mar Nero alla Transilvania, per raccontarci un Paese dalle mille sfaccettature, capace di unire paesaggi incontaminati e modernità. Un viaggio, quello di Ottley, che si insinua nella Romania più profonda e sconosciuta, puntando tutto sulla potenza delle immagini e della natura, capace come non mai di togliere il fiato.
Carinel Danaiata ci mostra invece l’altra faccia della Romania, quella della quotidianità logorante, della vita comune e dei rapporti di coppia: crisi sentimentali, incontri inaspettati e una borghesia nascente che deve fare i conti con frustrazioni e delusioni, sono i temi del suo “Doppio” in programma alla Casa del Cinema sabato 11 novembre.
Ancora la borghesia e il duro scontro tra un presente di successo e un passato nei luoghi puri, ma a volte ostili della propria infanzia bucolica: è la storia raccontata da Andrei Cohn, giovane regista che nel suo “A casa di papà” riscopre la provincia, seguendo il viaggio di uno scrittore, che dopo la morte della madre, torna nel suo paese. Ad accoglierlo non solo vecchi paesaggi ma anche ricordi, belli e dolorosi: un ritorno al passato non solo di un uomo ma di un’intera nazione.
La disparità del territorio e la differenza tra città e provincia è un elemento caro al cinema dell’Europa centrale, come ci ricorda il documentario “I geni salvati” di Cristina Maria Tilica: l’esperienza di 4 ragazzi, che grazie ad una borsa di studio dell’associazione ProRuralis di Iaşi hanno potuto lasciare la campagna e trasferirsi in città per continuare gli studi. Il film segue il percorso dei ragazzi, dalla loro emancipazione , ai successi, dalle paure alle incertezze: uno sguardo sulle prime generazioni che hanno cambiato vita e luogo, in cerca di un futuro migliore.
Ma il cinema della Romania è anche capace di farci sorridere, come nella commedia diretta da Paul Negoescu “2 biglietti della lotteria”, che chiuderà la Mostra. La trama strizza l’occhio a un classico dello humor hollywoodiano: tre amici squattrinati perdono il biglietto vincente della lotteria e iniziano un rocambolesco viaggio per ritrovarlo. Ma a differenza dei film d’oltreoceano qui i personaggi sono pittoreschi quanto i paesaggi: un meccanico sfortunato appena lasciato dalla moglie, un carpentiere dalle mani bucate e un impiegato frustrato, sono i tre protagonisti che incontreranno sulla loro strada un’umanità variopinta e ironica.
Elisa Carrara
(5 novembre 2017)