Vanda Giuliano

Vanda Giuliano ci presenta il volontariato di PiuCulture nelle scuole.STORIA E NASCITA DEL GRUPPOIl gruppo di volontariato PiuCulture nasce nel settembre 2008. Aiuta i figli di immigrati che presentano problemi con la lingua italiana.Opera dentro la scuola così da rimanere legati ad essa in quanto prima istituzione per ogni bambino, straniero e non.Grazie alla disponibilità di altri volontari il progetto prende vita nel dicembre 2008 nella scuola elementare statale “G. Mazzini” di via Volsinio e nella succursale di via Novara. L’apporto delle maestre è fondamentale per indicare alle volontarie quali debbano essere le loro attività e i bambini cui dedicare maggiori attenzioni.ATTIVITA’ E ORGANIZZAZIONEInizialmente i bambini erano otto, oggi sono sei. Le famiglie di due di loro hanno deciso di trasferirsi all’estero in quanto spaventati dall’insofferenza percepita nei loro confronti sia dalle istituzioni che da una parte della società.Gli incontri con le volontarie avvengono due volte la settimana in orario scolastico, per ogni gruppo vi è una volontaria fissa -che permette continuità al bambino- e due che si alternano.All’inizio di ogni incontro vi è una sorta di ritualità fatta di saluti e racconti da parte dei bambini su cosa hanno fatto a scuola e fuori. Seguono varie attività ludiche e fiabe volte a stimolare l’uso della lingua italiana.La metodologia delle volontarie prevede che queste non aiutino i bambini nel fare compiti. Anche su richiesta delle insegnanti, all’inizio, non era previsto far pratica di lingua scritta, poi, se n’è sentito il bisogno. I materiali usati sono procurati dalle volontarie.I bambini, ad oggi, sembrano contenti e disposti ad aprirsi alle volontarie e i loro compagni italiani li spronano in questa direzione.CHI SONO LE VOLONTARIESono donne che hanno a cuore le sorti dei più piccoli e, pur non avendo alle spalle esperienze di volontariato, sono da sempre interessate allo sviluppo delle pari opportunità e alle problematiche dell’immigrazione. Solo due di queste hanno esperienza nell’insegnamento della lingua italiana a cittadini stranieri e, condividendo le loro competenze, qualificano le modalità di insegnamento.PROGETTI FUTURI E CRITICITA’I problemi di più difficile risoluzione riguardano i bambini Rom e la loro bassa frequenza a scuola, dovuta spesso all’indifferenza delle famiglie e alla natura nomade di tale etnia. Le volontarie, insieme alle insegnanti, vorrebbero proporre alcuni progetti che prevedano:- l’incontro con le famiglie dei bambini coinvolti, per capire se i genitori siano a conoscenza dei progetti ai quali i figli prendono parte, se ne approvino le attività e se ce ne siano dei riscontri in ambito familiare;- l’inserimento, nelle attività del progetto, dei bambini adottati per i quali persistono delle difficoltà linguistiche.- la possibilità, di estendere le attività anche alle scuole medie inferiori a seguito di una richiesta da parte della scuola Esopo. Probabilmente questo richiederà tempi più lunghi e volontarie più esperte nell’insegnamento visto che gli approcci per l’apprendimento risultano essere più complicati;- la creazione di un testo di riferimento sulle modalità di insegnamento da utilizzare.