Ginella Vocca: “l MedFilm per inventare un linguaggio comune tra le culture”

Ginella Vocca si occupa dell’organizzazione del MedFilm Festival fin dalla sua prima progettazione. L’abbiamo incontrata alla Casa del Cinema di Roma, che sta ospitando, dall’11 al 21 novembre, la XVI edizione della rassegna cinematografica internazionale. Ci ha parlato degli obiettivi del festival e della sua evoluzione.Perché nasce il MedFilm Festival?Quando è nato questo progetto, circa 17 anni fa, del Mediterraneo si conoscevano al massimo alcune zone dove andare a fare le vacanze chiusi in un villaggio turistico. Mi sono posta il problema su che cosa ci fosse a livello culturale al di là di questo mare. Tutto quello che facciamo è finalizzato a raccontare il dialogo tra le diversità tramite la presentazione di film provenienti da tutto il Mediterraneo.Rispetto alle edizioni passate, quale è stata l’evoluzione nell’organizzazione e nella partecipazione al festival?É stato difficile arrivare fin qua. Non si ha idea di quanto sia complicato organizzare un festival specialmente con i mezzi ridicoli di cui disponiamo, ma il pubblico ci segue numeroso e questa è una grande vittoria. Le tematiche affrontate sono state sempre le stesse cioè l’immigrazione, l’integrazione, l’incontro tra le culture, ma ovviamente il modo di affrontarle è cambiato così come si sono evoluti i fatti. Quindici anni fa parlare di immigrazione in Italia era una novità, oggi non lo è più. Per questo motivo si è modificato soprattutto l’approccio con il tema che è in continua evoluzione. Questo fa parte del divenire delle tematiche legate all’attualità.Il pubblico come è composto?Il pubblico è assolutamente trasversale, c’è di tutto. É sicuramente un pubblico colto e attento, che non si accontenta della televisione, che vuole risposte complesse a temi complessi. É importantissimo scavalcare i confini arrivare fino a quelle generazioni o persone che non possono accedere alla cultura, perché c’è qualcosa da fare di molto urgente, per cui basta con lo scontro guelfi e ghibellini, e procediamo.Quali sono le vostre aspettative?Percepiamo una grande solidità dell’evento che va avanti da solo. Penso che la selezione che ha presentato MedFilm quest’anno non è stata proposta da nessun festival. Ha un livello altissimo in quanto a varietà di film. Il nostro obiettivo è quello di continuare a favorire il dialogo interculturale. Vogliamo trovare punti di contatto tra le diversità per stabilire ed inventare un linguaggio comune.

Melissa Neri(7 Novembre 2010)