Anno Scolastico 2009-2010

Anche quest’anno le volontarie di Piuculture hanno portato il loro contributo per aiutare nell’apprendimento della lingua italiana i bambini stranieri nelle scuole del Municipio II“Quest’anno sono impegnata su 2 fronti” racconta Vanda “seguo un ragazzo filippino che frequenta la I media all’Esopo e che conosce poco l’italiano. In classe è ben inserito, ma è in difficoltà con gli adulti. Ci vediamo una volta alla settimana per due ore nelle quali facciamo conversazione e ripetizioni legate al programma. Mi è venuta l’idea, per alleggerire l’impegno e coinvolgerlo, di portare dei giornalini di enigmistica per ragazzi: è stato un successo”.Vanda collabora anche con Alice Campoli e Anna Gradenigo nella scuola elementare, il gruppo è composto da 5 bambini: 3 filippini, una bimba rom di origine serba e una ragazzina rumena. “L’anno scorsa faceva parte del nostro gruppo di volontari una professionista specializzata nell’insegnamento dell’italiano L2” spiega Anna “era molto positivo perché ci guidava nella programmazione”.Anna lavora anche con Cecilia alla scuola media Borsi, nel Municipio III, con un gruppetto di ragazzi cinesi sui 13 anni. Sono arrivati in Italia da meno di un anno e non conoscono l’italiano. “Cecilia che è una professionista applica un metodo di abbinamento di suoni e colori che si sta rivelando molto efficace con i ragazzi cinesi e che viene incontro alle loro difficoltà di pronuncia. Del resto per questi ragazzi un po’ più grandi ci vogliono persone competenti, si gioca poco e si lavora molto sul lessico. Per me è molto impegnativo, ma Cecilia è davvero trainante” aggiunge AnnaQuest’anno alle elementari una parte delle volontarie basa l’intervento su un progetto di intercultura L2 elaborato da Marianna Lambiase, insegnante del Circolo didattico Mazzini, esperta in progetti scolastici che accompagnano i bambini stranieri nell’apprendimento dell’italiano.La fiaba “Kiriku e la strega Karaba” è alla base del lavoro, un gruppo di bambini ha cominciato gli incontri visionando il film, altri hanno anche letto brani del libro. “L’obiettivo è di ampliare il lessico e migliorare le capacità di conversazione” chiarisce Laura Pozzi che, dopo un’esperienza individuale con 2 bambine indiane, ha cominciato quest’anno a collaborare con le volontarie di Piuculture. “Peccato che il tempo sia poco” lamenta Teresa Osella che con Laura lavora con 4 bambini, tutti di nazionalità diverse, che provengono dall’Iran, dalla Russia, dalla Romania e dal Perù. Emilia lavora con una ragazzina colombiana “All’inizio è stato difficile, ci vediamo una volta alla settimana, la bambina è arrivata in Italia l’anno scorso e ha una gran voglia di imparare, è preoccupata per l’esame di III media perché il suo italiano è carente. Per la verità c’è anche un limite organizzativo, una contraddizione: ci vediamo durante l’ora d’italiano, penso sarebbe più utile sottrarla alla lezione in classe durante un’altra materia, questo sarebbe possibile se ci fosse maggiore interazione con gli insegnanti”. “Quest’anno sono passata alla scuola media,” racconta Simonetta “lavoriamo con 3 bambini, 2 vengono dallo Srilanka e uno dal Perù, parlano abbastanza bene l’italiano e soprattutto sono presenti in maniera continuativa. Leggiamo, interpretiamo, scriviamo e il tempo vola via veloce, un’ora a settimana è una goccia nel mare”