Dal 18 al 25 gennaio, come ogni anno, in tutto il mondo si celebra la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. L’introduzione alla preghiera che, quest’anno, è stata proposta dalle comunità dell’Umlazi, in Sudafrica.Umlazi, sobborgo nato per la gente di colore durante il regime dell’apartheid, oggi è logorato dal virus dell’hiv. Un angolo di Africa dove la cristianità è divisa. Soprattutto nella lotta contro l’Aids, perchè qui i temi legati alla sessualità sono un tabù e i malati si nascondono, esitano persino a chiedere assistenza.La rottura del silenzio. Non è la prima volta che pastori, laici e sacerdoti di Umlazi guardano all’ecumenismo come strada percorribile sensibilizzare la popolazione. Tempo fa è stata organizzata una celebrazione ecumenica per incoraggiare i giovani «a chiedere» e le Chiese, comprese quelle fuori dal Sudafrica, «a rispondere» compatte alla sofferenza. L’intenzione è diventata il motivo che anima il testo alla base delle celebrazioni ecumeniche che si svolgeranno in tutto il mondo e nella diocesi di Roma (www.romasette.it ).