Una scuola italiana di Giulio Cederna e Angelo Loy, è stato proiettato lunedì 7 marzo nella sala della Protomoteca del Campidoglio. Il film racconta la Carlo Pisacane, una scuola del quartiere romano di Torpignattara dove più dell’80% degli alunni sono figli di famiglie straniere. Gran parte dei bambini sono nati in Italia e risiedono nel quartiere.
L’elevata presenza di scolari non italiani ha suscitato vivaci polemiche anche perchè in contrasto con la recente norma del ministro dell’istruzione che fissa un tetto massimo del 30% di alunni stranieri nelle classi, poco importa che siano nati in Italia oppure no e che parlino italiano.
Il film narra in parallelo, in una prospettiva ad altezza di bambino, sia la rappresentazione del viaggio di Dorothy nel mondo del mago di Oz raccontata e giocata all’interno della scuola, che le proteste organizzate al di fuori.
Per tre mesi gli operatori di Asinitas, ideatori dell’iniziativa, hanno “letto, abitato, giocato” La storia del viaggio avventuroso di Dorothy con gli alunni e le maestre poi c’è stata la rappresentazione per gli adulti.
Il film è straordinario: in primo piano ci sono i bambini con le loro storie, le relazioni, la capacità di interpretare e le bravissime maestre della scuola.
A fronte di questa emozionante realtà i “disturbi” esterni appaiono ancor più miseri e pretestuosi.
Il film non ha una distribuzione ma viene proiettato su richiesta, per conoscere le prossime proiezioni si può consultare il sito unascuolaitaliana.blogspot.com.
La “nuova” storia di Dorothy e la sua lettura interculturale è anche raccontata nella pubblicazione Il grande gioco di Oz.
Anna Crisi
(7 marzo 2011)