Offside dell’iraniano Panahi nelle sale dall’8 aprile

Offside di Jafar Panahi (foto SkyTg24)
Offside di Jafar Panahi (foto SkyTg24)

L’8 maggio 2005 la squadra nazionale di calcio iraniana sfida la rappresentativa del Bahrain per aggiudicarsi la qualificazione ai mondiali dell’anno successivo. Una massa indistinta di gente si riversa nelle strade in auto, a piedi o a bordo di pullman improvvisati per guadagnare lo stadio. Sono solo uomini. Alle donne non è consentito assistere alle partite di calcio dei loro beniamini. Un manipolo di giovani ragazze dà sfogo al proprio dissenso per tale infondato divieto ingegnando fantasiosi espedienti per riuscire ad eludere la sorveglianza dei militari ed entrare nello stadio. Sorprese all’ingresso, però, vengono scortate fuori e relegate dietro delle transenne. Sullo sfondo le sorti del match sono sottolineate unicamente dalle urla degli spettatori che hanno avuto accesso all’incontro. E’ a questo punto che i toni ironici prendono il sopravvento, le giovani donne per nulla mortificate dalla condizione in cui sono costrette ma  animate piuttosto da un pizzico di spavalderia, rivendicano con irriverenza il loro diritto ad assistere alla partita di calcio. I soldati, rappresentati più come stanchi burattini, esecutori meccanici degli ordini impartiti dall’alto, che come convinti difensori dei valori retrogradi propugnati dal regime, finiscono per essere irrisi e parzialmente ridicolizzati. Il tempo del racconto coincide perfettamente col tempo della storia e l’avventura di questo gruppo di giovani tifose si protende per 90 minuti, l’esatta durata di una partita di calcio, salvo poi confluire in un liberatorio finale in cui un fiume di gente in festa invade le strade della città . Questa volta a danzare e cantare nelle piazze per celebrare il trionfo della squadra di casa ci sono anche le donne, in una conclusione corale che sembra voler auspicare una soluzione conciliatoria  ai profondi dissidi che caratterizzano la società iraniana.Appare quasi premonitore il tentativo del regista Jafar Panahi,arrestato in Iran un anno fà con l’accusa di “aver progettato un film ostile al regime”, di attingere dalle passioni sportive per estrapolare quella forza aggregante di cui le popolazioni moderne non sembravano più capaci e che invece è risultata determinante nelle rivolte che nell’ultimo periodo hanno sconvolto gli equilibri del mondo arabo.

Irene Ricciardelli(5 aprile 2011)

Offside

Regia di Jafar Panahicon Sima Mobarak Shami, Safar Samandar, Shayesteh Irani, M. Kheyrabadi, Ida Sadeghi, Golnaz Farmani, Mahnaz Zabihi, Nazarin Seddddigh Zadehsceneggiatura: Jafar Panahi, Shad Mehr
 
fotografia: K.Bozorgpour
musiche: Reza Delpak
scenografia: Iraj Raminfar
produzione: Jafar Panahi
distribuzione: Bolero Film
anno 2006, durata 88′