Il Cna World nasce quattro anni fa come sportello della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa dedicato ai servizi, assistenza e consulenza gratuita per gli stranieri che vogliono attivare un’impresa. Inizialmente le funzioni erano di orientamento legato esclusivamente ai servizi alla persona, grazie ad un accordo con il Ministero dell’ Interno che garantiva un canale preferenziale per sbrigare on line le pratiche legate principalmente alla regolarizzazione e al ricongiungimento familiare. Con il passare del tempo si è sviluppato un bisogno degli immigrati di intraprendere un lavoro autonomo, con la conseguente realizzazione di uno sportello rivolto ad imprenditori o aspiranti tali, in cui il lavoro svolto va dalla consulenza fino a una vera e propria realizzazione di un business plan, in cui viene valutato se ci sono i presupposti per dare vita all’iniziativa. Claudio Capezzuoli, coordinatore responsabile, ricorda questo periodo di transizione: “Abbiamo fatto delle riunioni con delegati aggiunti comunali in rappresentanza degli stranieri e imprenditori, per promuovere l’iniziativa tra le comunità. È stato quindi creato un comitato che ha formato questi stessi imprenditori per un anno e nel giugno del 2009 si è costituita ufficialmente l’assemblea, formata da 12 membri in rappresentanza delle diverse zone geografiche e presieduta da Indra Perera, dello Sri Lanka”.
Circa mille delle 18 mila imprese legate al Cna sono gestite da stranieri. L’azione del Cna World si muove verso tre direzioni. L’offerta di informazioni approfondite, con opuscoli in quattro lingue, inglese, arabo, rumeno e cinese, su tematiche basilari per l’avvio di imprese, contrattualistica, acquisto della casa. In uscita è ora una guida in cinese su regolamenti e normative legati all’igiene alimentare. “È un problema molto sentito tanto dalla comunità cinese – continua Capezzuoli
– quanto dalle istituzioni locali, che spesso hanno molti pregiudizi in merito. Questo opuscolo vuole creare un punto di incontro.” Secondo obiettivo è la formazione. Lo scorso anno, in collaborazione con l’Università Roma Tre, si è svolto un ciclo di seminari per stranieri su bilancio e marketing, che verrà ripreso il prossimo maggio. Terzo punto è l’assistenza, che si avvale dei 65 anni di esperienza del Cna, con servizi che vanno dalla contabilità, alle visite mediche, alla sicurezza sul lavoro, al credito. “Con la Confartigianato e la Cai abbiamo realizzato il più grande consorzio di garanzia del Lazio, il Coopfidi, che si interpone tra l’imprenditore e la banca coprendo fino al 75% delle garanzie. Questi soldi vengono da un fondo finanziato dalle quote di sottoscrizione, pari all’1% del finanziamento e che vengono restituite alla fine dell’operazione.”
L’avvio dell’impresa Ottenere il credito dalle banche è particolarmente difficile nel primo periodo di vita dell’azienda. “Noi consigliamo di usare e rischiare i propri fondi per un anno, poi dopo la prima denuncia dei redditi è più facile anche per la banca farsi un’idea. A livello nazionale, nel 2010, su 16 mila pratiche avviate circa il 50% ha poi ottenuto il credito richiesto”. Le difficoltà nello start-up sono tra le maggiori cause di scoraggiamento all’avvio di impresa. Se la mortalità di aziende italiane è del 18-20%, quella straniera arriva fino al 30%.
Geografia Circa il 35% dell’imprenditoria straniera a Roma è costituita dall’est Europa, Romania e Albania su tutti, particolarmente nell’edilizia e nell’impiantistica. “Il grosso è nel commercio, con la ristorazione che detiene una grande fetta. Si tratta principalmente di cinesi, latino americani e africani. Nel settore manifatturiero la prevalenza è dall’Africa e dal Sud America, specialmente i senegalesi sono ottimi ebanisti, ma anche dall’Afghanistan, da dove provengono saldatori molto bravi.” Per quanto riguarda il livello di competenze “Alcuni di quelli che si rivolgono a noi hanno già svolto una professione nel paese di origine, come gli esempi di Senegal e Afghanistan. Altri hanno imparato da ciò che sono stati costretti a fare e non è infrequente che da manovali diventino imprenditori, specie nell’edilizia. Altri ancora hanno capacità innate, non dovute all’esperienza. Ma in molti casi il know how personale non viene fuori. Le istituzioni dovrebbero procedere ad una mappatura delle competenze, incentivando corsi di formazione in modo che queste capacità non vadano perse.”
Promozione Nonostante il sito internet, il metodo con cui è più facile venire a conoscenza del Cna World resta il passaparola. Oltre alla realizzazione di iniziative. “Con Patti Chiari, che si occupa di accesso al credito, e l’Abi, Associazione Bancaria Italiana, abbiamo realizzato degli incontri con operatori bancari per favorire la conoscenza e l’uniformità nell’applicazione delle leggi. Ad esempio sul fatto che alcuni istituti di credito non considerano equiparato al permesso di soggiorno il cedolino rilasciato dalla posta in attesa dell’ottenimento. Sempre con Patti Chiari abbiamo poi effettuato un tour in cinque città italiane, Torino, Firenze, Verona, Lecce e Catania, con desk nelle piazze dove veniva distribuito materiale sull’educazione finanziaria”.
Gabriele Santoro(7 aprile 2011)