Al via il XIII Mundialido, campioni bloccati

 

Le formazioni a centrocampo per gli inni nazionali
Si è aperta sabato 21 maggio allo stadio Alfredo Berra – vicino Viale Marconi – la XIII edizione del Mundialido, con il mezzo passo falso dei campioni in carica della Romania, bloccati sull’1-1 dalla modesta Etiopia.

Sono gli est europei a fare la partita, sfruttando soprattutto il gioco sulle fasce con la velocità di Petre a destra e Ilie a sinistra. Ma di veri pericoli non ne vengono creati molti. L’Etiopia teme  l’avversario e adotta uno schema di gioco fin troppo prudente, con una sola punta isolata in avanti che non può creare problemi alla retroguardia rumena. Ma a sorpresa sono proprio gli africani a passare in vantaggio, poco prima della mezz’ora, con un’incursione dell’esterno destro che batte il portiere avversario con un bel diagonale imparabile sul secondo palo. Il copione della partita non cambia, con la Romania sempre in avanti a testa bassa, ma il primo tempo si chiude sull’1-0 per l’Etiopia.

Nella ripresa i detentori del titolo riescono subito a pareggiare, sfruttando un errore in uscita del portiere su un cross dalla destra del solito Petre, con Vilceanu che non può esimersi dall’insaccare di testa a porta sguarnita. Nel finale l’Etiopia va in affanno ma alla fine riesce, con buona disciplina tattica, a portare a casa un punto forse insperato.

Solo nel finale attimi di nervosismo, in una partita fino a quel momento anche piuttosto dura ma corretta, con un paio di mischie accese a centrocampo per interventi al limite del regolamento. Segno che la piena posta in palio era voluta da entrambe le squadre.

Soddisfazione a fine gara tra i tifosi etiopi, salutati dai loro beniamini sotto lo spicchio di tribuna dove erano situati. Già dopo il gol alcuni invocavano – simpaticamente – la fine dell’incontro, ben consci del valore degli avversari. Tanto che qualcuno azzarda un buon cammino nel torneo: “se abbiamo bloccato i campioni in carica, sfiorando anche la vittoria, possiamo andare avanti nella competizione”.

I giocatori etiopi salutano i loro sostenitori

Maggiore delusione invece tra i rumeni, ben più rumorosi per tutta la gara, armati di trombette e bandierone esposto sulla ringhiera della tribuna. “Ci è mancato il centrocampo, i reparti erano troppo separati e il pallone non veniva fatto girare”, mentre altri danno la colpa al terreno di gioco in non perfette condizioni – effettivamente la palla non aveva quasi mai rimbalzi regolari e spesso si alzava della sabbia. Non va via comunque la fiducia nella loro squadra, ora attesa dalla sfida con il Perù fanalino di coda del girone e soprattutto dal derby con la Moldova, che ha superato 2-0 i sudamericani.

 

Gabriele Santoro(24 maggio 2011)

(Continua…)

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