Il dramma di una famiglia haitiana visto dagli occhi di un bambino, in una terra abbandonata e assediata dalla povertà, dalla violenza e dalle conseguenze del recente terremoto. Sono questi gli aspetti che fanno da cornice al racconto di Colin, il bambino protagonista del romanzo “I figli degli eroi” dello scrittore haitiano Lyonel Trouillot, edizione Atmosphere Libri.
Il libro “Leggo libri per lavoro ma durante la lettura di questo romanzo ho dimenticato il dovere, e ho iniziato a leggere per piacere. La scrittura è appassionata ed avvincente, il profilo dei personaggi studiato accuratamente, impossibile per il lettore non rimanerne coinvolto” ha detto Daniela Carmosino, saggista e critica letteraria, in occasione della presentazione del romanzo giovedì scorso all’IILA (Istituto Italo-Latino Americano). Il racconto è ambientato in una realtà difficile, quello delle bidonville, in una Haiti che, più che vivere, sopravvive. Qui abita con la sua famiglia Colin, un bambino timido e riservato, molto attaccato alla sorella maggiore Mariéla, forte ed intraprendente. Insieme inizieranno un lungo viaggio, dopo aver ucciso involontariamente il padre, mentre picchiava la loro mamma Josephine. La strada li porterà lontani, ancora piccoli ed immaturi. Conosceranno mondi fatti di povertà, violenza ed ingiustizia, realtà degradate e degradanti, descritte al lettore attraverso gli occhi di un bambino.
Il romanzo coglie l’occasione per denunciare la situazione haitiana a più di anno dal terremoto, ma non tralascia di affrontare altri temi quali la famiglia, la povertà e la “mitologia del riscatto” che porta molti latino americani verso gli Usa. Storie di persone che cercano di resistere di fronte alla miseria, che incita alla violenza e all’ingiustizia anche all’interno della famiglia. Un romanzo che Giorgio Malfatti, segretario generale dell’IILA, ha definito come “il dramma domestico dell’Haiti della miseria”.
Melissa Neri(6 Maggio 2011)