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Il 10 giugno si festeggiano Luís de Camões, il Portogallo e le comunità lusofone nel mondo. Questa giornata non ha una storia lineare. Contesa nel corso del Novecento in un tiro alla fune da ricorrenze culturali, strumentalizzazioni politiche e celebrazioni religiose.
Lisbona e l’Os Lusìdas. La festa nasce il 1910 quando la neo-nata Repubblica riformò il calendario delle feste nazionali e diede alle amministrazioni locali (municípios e concelhos) la possibilità di istituire una propria festività. Lisbona dedicò al poeta Luís de Camões il 10 giugno, anniversario della sua morte.
Estado Novo e la Razza. Nel periodo del regime Estado Novo, instaurato da Antonio de Olivera Salazar, la ricorrenza del 10 giugno venne denominata Festa di Camões, del Portogallo e della Razza. In due occasioni Salazar sottolineò ufficialmente l’aspetto nazionalista e coloniale. La nominò nel 1944 all’inaugurazione dello Stadio Nazionale “Festa della Razza” e nel 1963 la dedicò alle Forze Armate in esaltazione della guerra e del potere coloniale. Nello stesso periodo Pio XII, su richiesta dei portoghesi, ristabilì la Festa dell’Angelo Custode collocandola proprio il 10 giugno. Questa festività, risalente al 1514 e soppressa da papa Pio X all’inizio del novecento, era sempre stata celebrata la terza domenica di luglio. Tutt’ora il Portogallo ed il Brasile hanno nel loro calendario liturgico questa festa.
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Il Popolo dei Garofani. Il 25 aprile 1974 la rivoluzione dei Garofani debella la dittatura di Salazar. Il 10 giugno diventò il Giorno del Portogallo, di Luís de Camões e delle comunità portoghesi. “Non più razza; popolo. Nel Portogallo e nel mondo” sottolinea Conceição Meireles docente di Storia Contemporanea dell’Università di Porto. Negli anni sessanta e settanta c’è stato un forte flusso migratorio dei cittadini lusiani verso altri paesi europei come Francia e Germania. Un’emigrazione per problemi di sopravvivenza, per motivi politici e per sfuggire alla guerra coloniale. “Un fenomeno che l’Estado novo non ha mai riconosciuto pubblicamente” racconta Conceição Meireles.
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Camões e i portoghesi. “Luís de Camões rappresenta lo splendore del genio portoghese” sottolinea Domenico Condito. Os Lusíadas, l’opera magna, narra il periodo storico delle grandi scoperte geografiche avvenute tra il XV e il XVI secolo dandone una rilettura leggendaria. “La festa del 10 giugno è commemorativa, quella del 25 aprile, che sento molto, storico-ideologica” racconta Ricardo architetto lisbonese. “Il 13 è Sant’Antonio, patrono di Lisbona. Avremo, da venerdì 10, una vacanza piena di eventi culturali in tutta la città”.
M.Daniela Basile(8 giugno 2011)