Il 10 giugno il Portogallo è in festa.

Lisbona in festa da portogallo.com

Il 10 giugno si festeggiano Luís de Camões, il Portogallo e  le comunità lusofone nel mondo. Questa giornata non ha una storia lineare. Contesa nel corso del Novecento in un tiro alla fune da ricorrenze culturali, strumentalizzazioni politiche e celebrazioni religiose.

Lisbona e l’Os Lusìdas. La festa nasce il 1910 quando la neo-nata Repubblica riformò il calendario delle feste nazionali e diede alle amministrazioni locali (municípios e concelhos) la possibilità di istituire una propria festività. Lisbona dedicò al poeta Luís de Camões il 10 giugno, anniversario della sua morte.

Frontespizio della prima edizione de Os Lusìdas da wikipedia.it
L’autore è conosciuto in tutto il mondo per Os Lusìdas, poema epico pubblicato nel 1572 equiparato all’Eneide. “Con questa celebrazione i Repubblicani di Lisbona intendevano anche rievocare le commemorazioni comoniane del 1880, prime manifestazioni di massa contro la monarchia” spiega Domenico Condito responsabile della Associazione Culturale Luís de Camões (associazionecamoes.blogspot.com).

Estado Novo e la Razza. Nel periodo del regime Estado Novo, instaurato da Antonio de Olivera Salazar, la ricorrenza del 10 giugno venne denominata Festa di Camões, del Portogallo e della Razza. In due occasioni Salazar sottolineò ufficialmente l’aspetto nazionalista e coloniale. La nominò nel 1944 all’inaugurazione dello Stadio Nazionale “Festa della Razza” e nel 1963 la dedicò alle Forze Armate in esaltazione della guerra e del potere coloniale. Nello stesso periodo Pio XII, su richiesta dei portoghesi, ristabilì la Festa dell’Angelo Custode collocandola proprio il 10 giugno. Questa festività, risalente al 1514 e soppressa da papa Pio X all’inizio del novecento, era sempre stata celebrata la terza domenica di luglio. Tutt’ora il Portogallo ed il Brasile hanno nel loro calendario liturgico questa festa.

foto manifesto della rivoluzione dei Garofani da nodoingola.blogspot.com

Il Popolo dei Garofani. Il 25 aprile 1974 la rivoluzione dei Garofani debella la dittatura di Salazar. Il 10 giugno diventò il Giorno del Portogallo, di Luís de Camões e delle comunità portoghesi. “Non più razza; popolo. Nel Portogallo e nel mondo” sottolinea Conceição Meireles docente di Storia Contemporanea dell’Università di Porto. Negli anni sessanta e settanta c’è stato un forte flusso migratorio dei cittadini lusiani verso altri paesi europei come Francia e Germania. Un’emigrazione per problemi di sopravvivenza, per motivi politici e per sfuggire alla guerra coloniale. “Un fenomeno che l’Estado novo non ha mai riconosciuto pubblicamente” racconta Conceição Meireles.

Lisbona, piazza Don Pedro IV da blog.girovolando.it

Camões e i portoghesi. “Luís de Camões rappresenta lo splendore del genio portoghese” sottolinea Domenico Condito. Os Lusíadas, l’opera magna, narra il periodo storico delle grandi scoperte geografiche avvenute tra il XV e il XVI secolo dandone una rilettura leggendaria. “La festa del 10 giugno è commemorativa, quella del 25 aprile, che sento molto, storico-ideologica” racconta Ricardo architetto lisbonese. “Il 13 è Sant’Antonio, patrono di Lisbona. Avremo, da venerdì 10, una vacanza piena di eventi culturali in tutta la città”.

M.Daniela Basile(8 giugno 2011)