Essere olandesi a Roma

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Nel locale “Giulio passami l’olio” – Via di Monte Giordano 28 – il terzo giovedì di ogni mese alle 21:30, potrete imbattervi in un piccolo forum olandese. Qui, infatti, in accordo con il gestore, si incontrano una decina di persone provenienti dai Paesi Bassi che intavolano discussioni, rigorosamente in olandese, su tematiche socio-politiche di interesse per la comunità. “Ad esempio in uno degli ultimi incontri è stata affrontata la differenza tra il sistema pensionistico italiano e il paese d’origine – spiega Klaus De Rijk, consigliere per gli affari culturali all’Ambasciata dei Paesi Bassi – “ in via eccezionale, l’argomento è stato trattato da una signora italiana, che conosce però bene l’olandese”. Infatti, seppur la partecipazione è aperta a tutti, il requisito fondamentale rimane la conoscenza della lingua.Questi incontri nascono dall’idea di alcuni membri della Nederlands-Italiaanse Vereniging, associazione Italo-Olandese che si occupa della prima accoglienza dei connazionali appena giunti in Italia, e contribuisce insieme all’Ambasciata all’organizzazione delle feste nazionali, come l’imminente festa della regina del 30 Aprile, che sarà festeggiata in Italia il 28 presso la sede dell’Ambasciata – Via Michele Mercanti 8.Ma quanti sono gli olandesi in Italia e a Roma? Come ci spiega Klaus De Rijk: “la comunità nel Bel paese ammonta a circa 20 mila persone di cui 3 mila abitano a Roma”. Le ragioni per cui decidono di trasferirsi in Italia, come è ovvio, sono ben diverse dalle comunità extracomunitarie presenti nella capitale e di cui spesso parliamo nel nostro giornale: “Vengono per amore, o per passare la pensione in un posto dal clima caldo e mite, a volte anche per lavoro. Sono molti, infatti, i dentisti olandesi a Roma” specifica sorridendo De Rijk.

I figli delle coppie miste italo-olandese difficilmente frequentano la scuola italiana, nella maggiore parte dei casi sono iscritti a scuole internazionali. “A volte in parallelo frequentano anche la scuola olandese, 3- 4 ore alla settimana di lingua e cultura, – continua De Rijk – finanziata dal ministero della pubblica istruzione dei Paesi Bassi per il reinserimento scolastico dei bambini nel paese d’origine”. Attualmente tali corsi sono frequentati da circa un centinaio di ragazzi dai 6 ai 18 anni, dislocati in tre sedi: nella scuola media statale di Casal Palocco a L.go Theodor Herzl, 51, in quella inglese St. George’s sullaVia Cassia e in quella francese Lycee Chateaubriand ( Via di Ruffo 31, Villa Borghese).È invece rivolto agli studenti e ai ricercatori di università olandesi il Reale Istituto Neerlandese in Via Omero 10-12 aVilla Borghese , un’istituzione nata per l’insegnamento e la ricerca scientifica nel campo della storia, della storia dell’arte e dell’archeologiaDopo una settimana di studio e di lavoro i credenti della comunità possono, infine, recarsi ogni domenica alle 10:30 presso la Chiesa “SS. Michele e Magno”, Chiesa dei Frisoni, per assistere alla santa messa in lingua olandese.

Melissa Neri(21 settembre 2011)