ATG: in rassegna il cinema indipendente giapponese

fotogramma di Hatsukoi Jigokuhen (1968) del regista Susumi Hani

Dopo Londra, Parigi e Montréal, si terrà a Roma – dal 6 ottobre al 17 novembre – presso l’Istituto di Cultura Giapponese la rassegna cinematografica dedicata alla storica Art Theatre Guild of Japan (ATG), casa di distribuzione nata nel 1961 con lo scopo di distribuire pellicole cinematografiche, giapponesi o straniere, che non avrebbero avuto spazio nei circuiti tradizionali. “Siamo felici di portare nel nostro Istituto questa rassegna. Ha ricevuto apprezzamenti da tutti e tre i Paesi che l’hanno già ospitata. Ne hanno sottolineato l’originalità per le opere presentate e l’hanno stimata come importante opportunità per dar visione del cinema d’avanguardia degli anni sessanta e settanta”. Racconta il direttore dell’Istituto Fumio Matsunaga alla conferenza di presentazione della rassegna avvenuta ieri, 4 ottobre. “L’anno prossimo è già previsto che approdi in Nord Europa e negli Stati Uniti”

Il cinema dell’ATG “Alla fine degli anni cinquanta il cinema ha vissuto un’età d’oro seguita da un inevitabile declino, alimentato dall’arrivo della televisione” racconta Gô Hirasawa, critico cinematografico curatore della rassegna. “E’ in quel momento che nasce l’AGT, casa di distribuzione che ha portato per circa vent’anni il cinema indipendente nelle sue dieci sale sparse su tutto il territorio nazionale”. Grazie all’AGT sopravvive e si diffonde un cinema d’avanguardia intrecciato agli avvenimenti storici e sociali del Paese; molte pellicole hanno una forte connotazione documentaristica. Numerosi film di Nagisa Ōshima come Yunbogi no nikki (1969) in programma giovedì 13 ottobre, ne sono esempio. Ōshima porta sul grande schermo la questione della Corea e della comunità Coreana in Giappone ricevendo aspre critiche da ogni versante politico.

fotogramma dal film Otoshi Ana (1962) di Hiroshi Teshigahara

L’arte meticcia. Contaminazione è la parola chiave che descrive il cinema distribuito – e a volte co-prodotto – da ATG. “Sono film non collocabili in un genere ben preciso, ed anche i media e le arti utilizzate sono molteplici” sottolinea Maria Roberta Novielli, docente di cinema e letteratura giapponese della Ca’ Foscari di Venezia. Shinjuku Dorobo Nikki di Nagisa Ōshima in programma giovedì 3 novembre, è un esempio calzante. In una scena si osserva, ben inserita nella narrazione, una delle performance del teatro Situazionale di Juro Kara. In Shinju Ten No Amijima di Masahiro Shinoda, che verrà proiettato giovedì 27 ottobre, la sceneggiatura nasce dalla collaborazione tra il regista, una  poetessa e un compositore. Hiroshi Teshigahara, autore del documentario fantasy Otoshi Ana nasce come pittore e collabora costantemente con lo scrittore Kôbô Abe autore del famoso Creatura di Sabbia. La professoressa Navielli consiglia di non perdere la visione di Ningen Jôhatsu che sarà proiettato lunedì 17 ottobre. “In quest’opera, Shôhei Imamura usa con maestria la tecnica documentario investigativo. Porta l’indagine sulla realtà fino al suo estremo: svela la consistenza della finzione”

logo dell'Art Theatre Guild of Japan

La rassegna. Dal 6 ottobre al 17 novembre dodici appuntamenti: proiezioni di film e cortometraggi che hanno scandito la storia dell’ATG e del cinema Giapponese sperimentale. Nagisa Ōshima, Kijū Yoshida, Hiroshi Teshigahara, Masahiro Shinoda, Tsutomu Tamura sono solo alcuni esempi dei grandi autori presenti nella rassegna.  “E’ necessario conoscere le opere distribuite dell’ATG per comprendere a pieno il cinema Giapponese” spiega Gô Hirasawa. “I film giapponesi arrivano in Europa solo negli anni novanta, ciò ha portato a pensarlo come un fenomeno irruento o a non comprenderlo a pieno; invece ha una storia molto forte alle spalle”. “Il Giappone” sottolinea Maria Roberta Novielli “ha sempre avuto conoscenza e sensibilità verso il cinema Europeo, basti pensare che uno dei primi registi europei ad essere distribuito nelle sale da ATG è stato Pasolini, seguito poi da autori come Cocteau nonché Buñuel. I cineasti giapponesi hanno saputo cogliere e reinterpretare le lezioni di questi grandi autori”.

M. Daniela Basile(5 ottobre 2011)

I film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese

per info Istituto di Cultura Giapponese v. Antonio Gramsci, 74  00197 Roma tel 06 3224794 / fax 06 3222165  email info@jfroma.it  sito www.jfroma.it

clicca qui per il programma-ART-THEATRE-GUILD-OF-JAPAN-ATG