La Turchia all’Istituto per l’Oriente

Venerdì 14 ottobre alle ore 17 l’Istituto per l’Oriente C. A. Nallino presenta il volume della dottoressa Lea Nocera La Turchia Contemporanea. Dalla repubblica kemalista al governo dell’AKP. Ad opera di Mustafa Kemal Ataturk, nel 1923 la Turchia diventa una Repubblica fondata sui principi della laicità e delle moderne democrazie occidentali. Governata da un partito di genealogia islamica, la Turchia è oggi il primo Stato a maggioranza musulmana candidato ufficiale all’ingresso nell’Unione Europea. Lea Nocera ripercorre i processi politici e storico-sociali che hanno portato dalla nascita della repubblica turca -sorta sulle macerie dell’impero ottomano- alla complessa società di oggi, affrontando temi quali l’islamismo politico, la questione curda, il ruolo dell’esercito.

una copia della rivista pubblicata dall'istituto

I corsi di lingua. L’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino (IPOCAN) che ospita Lea Nocera non è solo luogo di presentazioni, conferenze e incontro per ricercatori e professori del settore. Fornisce ogni anno corsi di lingua: arabo, persiano e turco. Come ogni cosa: voli aerei, viaggi organizzati, rassegna cinematografiche anche i corsi di lingua turca hanno subito un incremento notevole. L’istituto ne ha così aumentato il numero per rispondere a questa domanda crescente. I dati dell’organizzazione mondiale del Turismo confermano: la Turchia dal diciassettesimo posto nel 2002 sale al settimo posto nel 2010 con 27 milioni di arrivi per motivi turistici. Non è però solo una questione di moda, legata all’ottima strategia turistica lanciata dal governo turco nel 2007, oggi ci sono esigenze nuove: lavorative e familiari. Molte persone frequentano i corsi per poter parlare con i familiari, ad esempio una suocera che vuole comunicare con i parenti del genero, o una nuora che quando va a trovare la famiglia del marito desidera poter comunicare. “Proprio pochi giorni fa si è iscritta una signora che, pur parlando bene inglese e francese, quando va in Turchia non riesce a comunicare con la famiglia della nuora” racconta Fabio Pietro Barbaro, impiegato dell’Istituto. Ci sono inoltre molti ragazzi che nel familiare clima dell’Istituto integrano le ore di lettorato universitario che spesso viene condotto in aule sovraffollate.

C. A. Nallino, il primo seduto a sinistra, all'Università egiziana nel 1911 (foto: it.wikipedia.org)

La biblioteca. L’istituto, nato novant’anni fa, prende il nome di Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino nel 1982, quando la figlia Maria Nallino dona la biblioteca del padre alla associazione. I testi del professor Nallino hanno dotato la biblioteca dell’Istituto -composta di oltre 35 mila volumi- di libri unici in Italia. “Siamo inseriti nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Così sappiamo per certo che alcuni testi in Italia li abbiamo solo noi” spiega Fabio Pietro Barbaro. Studenti, appassionati e ricercatori possono consultare i testi della biblioteca in maniera libera e gratuita. Sono inoltre diverse le riviste di settore pubblicate dall’Istituto: Oriente Moderno, Rassegna di Studi Etiopici, Quaderni di Studi Arabi. Di recente pubblicazione è La Rivista di Arablit, focalizzata sulla letteratura araba e reperibile gratuitamente online.

L’incontro con la professoressa Lea Nocera conferma l’interesse che in Italia si nutre nei confronti della Turchia, e va oltre la superficie in maniera dotta ma leggera, accessibile a chiunque. Alla fine dell’incontro sarà possibile acquistare delle copie del testo con uno sconto.

M. Daniela Basile
(13 ottobre 2011)