Massimo Barsoum, la terra non è di nessuno

Dov’eri e cosa volevi fare a 13 anni? a Roma e volevo diventare ingegnere edile

Cosa fai/vorresti fare adesso? il fotoreporter e vorrei fare la rockstar

Che cittadinanza/e hai? italiana

E tu come ti senti? italianoIl tuo primo ricordo (in generale e/o dell’Italia)? sempre stato in ItaliaCosa ti piace di più/di meno dell’Italia? mi piace l’Italia, non mi piacciono molto gli italianiPiatto preferito (italiano e/o del tuo paese d’origine)? patateCosa fai nel tempo libero? mi piacciono i pub e nel tempo libero concerti, pc e gite

Un episodio (positivo o negativo) che ti ha segnato.  la macellazione di un agnellino a cui mi ero affezionato (episodio che mi ha fatto diventare vegetariano)

C’è un’usanza del paese d’origine della tua famiglia che ti piacerebbe conservare? non so…

Dove vorresti vivere (e perché)? In una Italia diversa, il perché è ovvio

Se fossi un politico qual è la prima cosa che cambieresti? la proprietà privata

Cosa vorresti dire ai lettori di Più Culture o cosa vorresti leggere sul nostro giornale? la Rinaldi direttrice!

Una frase che ti ha colpito di un film, di una canzone o di un libro. libro: “Il discorso sull’origine e i fondamenti dell’ineguaglianza tra gli uomini” di Jean-Jacques Rousseau: “Il primo uomo che, avendo recintato un terreno, ebbe l’idea di proclamare “questo è mio”, e trovò altri così ingenui da credergli, fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: “guardatevi dall’ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!””

Nome Massimo Barsoum   Età 34   Nato a Roma

Ha studiato Media superiore

Lavora come Fotoreporter

Madre nata a Osilo (Sassari) Padre nato a Alessandria d’Egitto