L’Italia Sono Anch’io, Piuculture contribuisce alla raccolta firme

L’Associazione Piuculture aderisce a L’Italia Sono Anch’io, campagna per i diritti di cittadinanza. Dopo l’appuntamento di domenica 20 novembre, Piuculture è tornata in piazza per altre due giornate di raccolta firme: il 16 dicembre dalle 11 alle 16, presso il cortile della Facoltà di Scienze della Comunicazione in via Salaria 113, e il 17 dicembre dalle 11 alle 19 a Piazza Fiume, di fronte Bnl e Rinascente.

La campagna “L’italia sono anch’io” è promossa da 19 organizzazioni per sostenere due leggi di iniziativa popolare: “Nuove Norme Sulla Cittadinanza” per i bambini nati in Italia da genitori stranieri e “Norme per la partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità” che diano ai cittadini stranieri residenti regolarmente in Italia da cinque anni la possibilità di influire sulle scelte amministrative del luogo in cui vivono.

Perché cittadinanza? La legge che regola l’aquisizione di cittadinanza è la n.91 del 5 febbraio 1992. Senza entrare nel merito della legge, applichiamola a dati concreti. Dei 5 milioni di stranieri residenti in Italia il 22% ha meno di 18 anni, il 47% ha una età compresa tra 18 e 39 anni mentre gli ultraquarantenni stranieri sono il 30,7% e solo il 2,3% ha una età superiore ai 65 anni. Ciò implica che l’immigrazione regolare contribuisce considerevolmente al saldo demografico, alla forza lavoro e alla solidità del sistema di welfare del paese. Al 1 gennaio 2010 i cittadini stranieri nati in Italia sono ormai più di mezzo milione (572.720), il 13,5% del totale dei residenti stranieri.

Per loro – come per noi – l’acquisizione dello status di italiani è inscindibilmente legata al possesso della cittadinanza da parte dei genitori. Per i figli di genitori non ancora cittadini diventare italiani diventa dunque un complesso percorso burocratico che di fatto li espone al rischio di espulsione pur essendosi formati nel nostro contesto culturale. L’Italia è al di sotto della media europea per l’acquisizione della cittadinanza (2,4 cittadinanze ogni 100 stranieri acquisite in Europa contro l’1,5 in Italia ). I paesi con una maggiore capacità di stabilizzare i migranti sono Portogallo (5,8 cittadinanze ogni 100 stranieri), Svezia (5,3) e Regno Unito (4,5).

La proposta di modifica dell’attuale normativa si ispira ad analoghe proposte presentate in precedenza in sede parlamentare (in particolare alla proposta di legge Bressa), frutto di un lungo e partecipato percorso anche da parte della rete associativa impegnata nella tematica delle migrazioni e si basa sulla volontà di snellire e semplificare l’iter burocratico e i tempi di acquisizione della cittadinanza, subordinato a determinati requisiti, e considerando un dato di fatto che le migrazioni sono in una fase di stabilizzazione.

Perché voto amministrativo? La proposta prevede la possibilità di partecipare alle decisioni pubbliche per gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia da almeno 5 anni che con le tasse contribuiscono al funzionamento delle istituzioni. Il principio della proposta di legge non si esaurisce in un esercizio di logica poiché la partecipazione alle decisioni sul territorio è di per sé uno strumento che favorisce l’integrazione con la comunità e le strutture amministrative dello Stato. Il tutto in linea con il capitolo C della Convenzione di Strasburgo del 5 febbraio 1992 sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, che in Italia non è ancora stato ratificato.

Le 19 organizzazioni della società civile aderenti. Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza, Comitato 1° Marzo, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Tavola della Pace e Coordinamento nazionale degli enti per la pace e i diritti umani, Terra del Fuoco, Ugl Sei e l’editore Carlo Feltrinelli. Presidente del Comitato promotore è il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio.

Davide Bonaffini(9 Dicembre 2011)