C’è un coro che canta sulla riva del Bosforo. Scandisce le sequenze della storia di Cahit e Sibel,due giovani turchi di Germania che si incontrano per la prima volta nella sala d’aspetto di un ospedale psichiatrico. Hanno entrambi tentato il suicidio.”Mi sposi?” è l’espediente che la ragazza propone all’uomo per cercare di fuggire dagli opprimenti retaggi di una famiglia turca ad impostazione patriarcale e maschilista. Cahit accetta per inerzia. Per un attimo sembra quasi che l’accordo possa rivelarsi un’ancora di salvezza per entrambi. Sibel finalmente affrancata e libera di vivere i suoi vent’anni come desidera, porta una ventata di freschezza e accudimento nella vita dell’uomo alla deriva dopo la morte della prima moglie. Ma la spirale di autodistruzione e violenza prende nuovamente il sopravvento, e i due personaggi si perdono nei vicoli di un’Amburgo fredda e scostante, non molto diversa però dalla Istambul dove si sposta il bacino della storia nella seconda parte del film.Dopo aver analizzato le problematiche della legge sull’immigrazione francese con Welcome e dell’integrazione della comunità Pakistana nel Regno Unito in Un Bacio Appassionato, ci piace allargare il quadro indagando le dinamiche dell’immigrazione turca in Germania. La verità però è che il ritratto tracciato dal regista Fatih Akin è quello di una società che si basa su tradizioni e modelli ormai svuotati di qualunque significato. Non c’è differenza tra Germania e Turchia. Vuoto è il matrimonio farsa celebrato secondo i precisi dettami della tradizione islamica per volere della famiglia di Sibel e vuoti sono i miti inseguiti dalla cugina maggiore della ragazza che vive a Istanbul come una perfetta donna tedesca in carriera. Rimane la potenza del sentimento cresciuto inaspettato tra i due protagonisti che però non ha la forza di sovvertire lo stato delle cose.
Irene Ricciardelli(6 dicembre 2011)
La sposa turca (titolo originale Gegen die Wand)un film di Fatih Akincon Birol Ünel e Sibel KekilliSoggetto Fatih AkınSceneggiatura Fatih AkınCasa di produzione arteFotografia Rainer KlausmannMontaggio Andrew BirdMusiche Alexander Hacke, Maceo ParkerLingua originale tedesco, turco, inglesePaese Germania/TurchiaAnno 2004Durata 121 min