RIFF: Indipendente da chi?

Vetrina internazionale. Torna dal 12 al 20 aprile presso La Casa del Cinema in largo Marcello Mastroianni 1 e al Nuovo Cinema Aquila l’undicesima edizione del Rome Indipendent Film Festival che si conferma un’importante vetrina internazionale proponendo 120 pellicole provenienti da circa 40 nazioni diverse.

L’intento della manifestazione è quello di dar voce al cinema indipendente italiano ma anche internazionale perché in quest’epoca di globalizzazione l’arte sia un esempio di come il confronto possa dar vita a un fecondo laboratorio di idee piuttosto che a sterili rivalità” esordisce il direttore artistico Fabrizio Ferrari durante la presentazione, sottolineando come “quest’anno sarà soprattutto la sezione dei documentari italiani ad ottenere un nuovo rilievo essendo ad essa dedicata la sala di proiezione della Casa del Cinema, immersa nella pittoresca cornice di Villa Borghese.”

Il tema che aprirà sabato 14 aprile la sezione italiana del DocumentaRIFF sarà la Primavera araba con una duplice presentazione. Prima Lybia Hurrà, racconto dell’inizio della guerra civile libica attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, dai ribelli agli studenti, dai medici ai giornalisti, con un occhio particolare all’importanza della religione, sarà poi il turno di Mino Tawra: exporting change del regista italo palestinese Kamikairy Fares, il quale facendo leva sul gioco di parole tra il mito greco del Minotauro e il significato della parola araba Tawra: rivoluzione, ripercorre le tappe degli eventi che hanno recentemente stravolto la Tunisia interrogandosi sugli effetti tangibili della rivoluzione dei gelsomini.

Il respiro internazionale della rassegna di documentari viene  ampliato da Melkam Zema buone notizie, prima esperienza alla regia di Valentina Carnellutti che descrive il lavoro della ONG Action Aid nella zona rurale di Ankober (Etiopia) raccontando l’incontro di due occidentali con la crisi del Corno d’Africa, per  terminare con Milongueros di Andrea Zambelli e Andrea Zanoli narrazione dell’essenza del tango come “stile di vita” secondo l’esperienza di alcuni dei più famosi milongueri di Buenos Aires, la proiezione sarà seguita da un’esibizione dal vivo. Sempre alla Casa del Cinema, Domenica 15 è atteso The Akram tree, coprodotto da Libano e Emirati Arabi,  girato da Francesco Cabras e Alberto Molinari, è il racconto dell’esperienza artistica del ballerino anglo bengalese Akram Khan.

La selezione dei documentari internazionali, ospite al Nuovo Cinema Aquila, prevede 11 opere provenienti da diversi paesi del mondo: India, Turchia, Repubblica Ceca ed Estonia, per citarne alcuni,  “incentrate su storie e situazioni volte alla ricerca d’indipendenza giustizia e sviluppo. ” Da segnalare Here we drown Algerians di Yasmina Adi sulla repressione violenta da parte della polizia di una manifestazione pacifica organizzata nel 1961 dai cittadini algerini residenti a Parigi.Interessante anche il viaggio intrapreso dalla regista americana Lara Lee dalla Birmania dove monaci non violenti si oppongono alla dittatura, al Brasile dove i musicisti trasformano fucili in chitarre fino ai campi palestinesi in Libano in un percorso di esaltazione dell’arte come opposizione alla violenza.Sono le donne invece ad essere poste al centro delle vicende narrate nel documentario di Aysegul Selenga Taskent Girls of Hope ritratto di un gruppo di ragazze turche in lotta per l’alfabetizzazione, proprio come nel lavoro di Nilosree Biswas, Broken Memory Shinig Dust, storia della resistenza delle donne del Kashmir in attesa del ritorno dei loro cari dispersi durante il conflitto che flagella il  paese.

Anche nel concorso ufficiale non mancano pellicole ispirate ad argomenti come l’integrazione, uno fra tutti Combat Girls che racconta le vicende di una giovane ragazza vicina a un gruppo Neo-Nazi le cui convinzioni vengono messe in crisi dall’incontro con un rifugiato afgano.

“Il festival accoglie ogni forma filmica, a partire dai lungometraggi fino a documentari, animazione e corti” ricorda il direttore artistico Fabrizio Ferrari sono infatti previste un’ampia sezione di corti italiani e una di corti internazionali da tenere d’occhio.

INFO e PROGRAMMA: http://www.riff.it/

 Irene Ricciardelli

(11 aprile 2012)