Scuolemigranti: corsi civici in preparazione

Novità in vista per la rete scuolemigranti. Dopo l’accordo con la regione del 28 febbraio scorso sono stati messi a disposizione dei fondi per i corsi d’italiano nelle aree non urbane “ma le difficoltà per la loro realizzazione sono molte – spiega Augusto Venanzetti della rete Scuolemigranti – . Perciò i Ctp, che son stati indicati come i coordinatori di questi corsi, necessitano del contributo sul territorio del terzo settore. Questo significa che i centri territoriali permanenti delle province del Lazio richiederanno alla Rete la disponibilità per alcuni mesi di insegnanti remunerati”.Questo uno degli argomenti affrontati durante l’assemblea della rete, che si è svolta giovedì presso la sede del Cies a Roma. Durante la quale si è ribadito il ruolo fondamentale del volontariato nel settore dell’insegnamento dell’italiano agli stranieri, ma soprattutto “abbiamo sentito l’esigenza di sottolineare alle istituzioni un diverso coinvolgimento delle associazioni – aggiunge Augusto -, in una dimensione di pari dignità, più connaturato alla fase progettuale e non ridotto alla disponibilità per l’affidamento di incarichi ai singoli volontari. Solo a queste condizioni ci sarà il contributo della rete”.Recente anche la richiesta del Dipartimento Libertà Civili del Ministero dell’Interno per la collaborazione della rete nell’attuazione dei corsi di educazione civica stabiliti dal decreto n.179. “La prefettura ha enormi difficoltà a realizzare tali corsi perché sono stati varati senza finanziamenti” . Così è stato richiesto al Consiglio per l’Emigrazione, di cui fanno parte rappresentanze istituzionali ed alcune associazioni di volontariato, di collaborare nella loro messa in atto – 5 ore da realizzarsi entro tre mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di integrazione. “Tale richiesta, estesa anche a noi Scuolemigranti – continua- , prevede la proiezione di un video messo a disposizione dalla prefettura nei locali delle singole associazioni. I dialoghi del filmato sono tradotti in una ventina di lingue, perciò l’associazione deve indicare oltre ai giorni, agli orari e all’indirizzo della sede di svolgimento, anche la lingua del video, nonché il numero massimo degli utenti”.Le singole associazioni che si dichiarano disponibili dovranno sottoscrivere in modo autonomo il Protocollo con la Prefettura, ma, sottolinea Augusto, “la nostra disponibilità seppur massima, non dovrà essere interpretata come una piatta accettazione di una logica non condivisa, né come una disponibilità sempre e comunque offerta a copertura di limiti istituzionali. Ribadiamo la nostra consapevolezza delle forti carenze della normative che hanno introdotto la conoscenza della lingua italiana tra i requisiti per l’ottenimento dei titoli di soggiorno, e più in generale dei limiti complessivi che caratterizzano l’azione dello Stato italiano nell’attuare una coerente politica di interazione e inclusione sociale degli immigrati”.Gli impegni della rete scuolamigrati, ormai arrivata a 77 iscritti – con il recente ingresso di CIPA.AT, Cicolo Che Guevara, Hoy! – diventano quindi sempre più gravosi e fondamentali per l’insegnamento dell’italiano e l’integrazione. L’assemblea ha perciò approvato la formazione di un Ufficio di coordinamento a supporto dell’azione del coordinatore: Alessandro Agostinelli (Caritas), Carolina Purificati (Asinitas), Angela Rossi (Prog. Mediazione Sociale).

Melissa Neri(5 Maggio 2012)