Mundialido, al via gli ottavi: poker Capo Verde

Squadre schierate al momento degli inni

Nessuna sorpresa nella sfida che ha aperto la fase ad eliminazione diretta del Mundialido sabato 16 giugno alle 15 sull’impianto del Certosa, il Capo Verde supera l’Irlanda del Nord con un 4-0 che sta anche stretto alla formazione africana. Di Barros nel primo tempo e di Jefferson, Silva e Fortes de Brito nella ripresa le marcature. Nei quarti di finale formazione criola che se la vedrà con il Ceis – 4-2 alla Polonia – in un incontro tra due squadre che possono vantare quattro vittorie in altrettante partite.

Primo, non prenderle Nordirlandesi consapevoli di partire sfavoriti, il Capo Verde ha chiuso a punteggio pieno un girone di ferro sbarazzandosi nell’ordine di Paraguay, Senegal e Moldova. Il coach braccini toglie l’attaccante Thompson rispetto alla gara conclusiva del gruppo H con l’Etiopia, rinforzando il centrocampo con Jolley, nel tentativo di arginare le folate avversarie. Sumpter unica punta, quasi abbandonato al proprio destino, con Pound a sinistra unico raccordo tra prima e seconda linea. Dall’altra parte un 4-3-3 con Silva terminale offensivo supportato da Fortes de Brito. In cabina di regia lo “straniero” a disposizione, l’italiano Talarico.

Partita subito a senso unico Passano solo 2’ per assistere alla prima palla gol per gli africani. Una triangolazione libera al tiro Jefferson, Fava, attento, respinge di piede. Stessi protagonisti dopo pochi minuti,  stavolta la conclusione è dalla lunga distanza, con l’estremo difensore dei britannici bravo a distendersi in tuffo. Dall’altra parte, il portiere Fortes costretto a prendersi un bel rischio con un’uscita fuori area in scivolata per fermare Pound lanciato a rete. Al 16’ inizia la partita personale di Silva contro la difesa nordirlandese, Meredith è costretto all’intervento risolutore. Ma il primo centro è rimandato solo di 60 secondi, quando Barros infila il corridoio giusto sulla destra e realizza un preciso diagonale. L’Irlanda del Nord non vuole comunque scoprirsi, ma non riesce più a difendere con ordine. Silva ha almeno cinque occasionissime per chiudere i conti, ma trova sul suo cammino uno straordinario Fava, baluardo dei biancoverdi. Nonostante il predominio è solo 1-0 all’intervallo.

A fine gara giocatori diretti sotto la tribuna per ringraziare l'incessante tifo

Si riparte come si era finito  il primo tempo, con Silva a divorarsi un’altra chance, calciando alto da buona posizione. Porta che sembra stregata, ma al 7’ Jefferson pesca il jolly dai 25 metri, con una conclusione che si infila all’angolino  più lontano. Finalmente al 16’ c’è gloria anche per Silva. Il nuovo entrato Pereira si invola sulla destra e serve un pallone al centro che stavolta la punta non ancora diciannovenne non può sbagliare, è 3-0. I ritmi calano, anche per il gran caldo, l’Irlanda del Nord cerca solo di evitare l’umiliazione, aiutata in questo da Silva che riesce a sprecare ancora. All’ultimo minuto Fortes de Brito sigilla il 4-0 finale con un tiro che carambola su palo e corpo del portiere prima di depositarsi in fondo al sacco.

Troppo il divario tra le due squadre, sotto tutti i punti di vista, partendo da quello atletico. Una decina di anni – e chili – in più di età media hanno pesato per gli europei, che non hanno mai impensierito la compagine criola. A questo si è aggiunto un atteggiamento troppo rinunciatario, dettato dal timore di prendere ulteriori rischi in contropiede e perdere con un passivo troppo avvilente. Solo il portiere Fava esce dal campo con una prestazione ampiamente oltre la sufficienza. Capo Verde che a dispetto del risultato dovrà cercare di correggere qualcosa, soprattutto in fase di finalizzazione. Andando avanti servirà maggiore cinismo contro avversari di altra caratura, troppe le palle gol perse soprattutto da Silva, per questo motivo simpaticamente paragonato a Balotelli – per il momento  croce senza delizia per i tifosi azzurri agli Europei – dagli amici/supporters. Ad ogni modo africani che restano nella cerchia delle grandi favorite, insieme a Camerun, Perù e Moldova – quest’ultima già battuta nel girone.

Gabriele Santoro
(17 giugno 2012)