Mundialido: è spettacolo tra Italia e Giappone

Domenica 3 giugno, presso il centro sportivo Atletico 2000, si è giocata la seconda giornata Mundialido 2012. Dopo la vittoria a tavolino per 3 a 0 a favore del Madagascar, causa l’assenza della rappresentativa Rom, sono scese in campo Italia e Giappone. Gli azzurri vengono da un netto 5 a 0 rifilato al Marocco, mentre i giocatori del sol levante sono stati sconfitti dalla Spagna per 6 a 1 e cercano un pronto riscatto. L’Italia, a causa delle numerose defezioni, si deve disporre con un uomo in meno sul rettangolo di gioco, in un atipico 4-3-2 mentre il Giappone adotta un 4-2-3-1.Alle 11:15 le squadre sono in campo sotto un cielo limpido e di fronte a un pubblico poco numeroso ma molto caldo. Si può iniziare.Primo tempoDopo un’iniziale fase di studio è l’Italia a farsi vedere con più costanza nell’area avversaria e, al 13’ Mario Supino, il centravanti azzurro, viene steso in area. Si presenta sul dischetto lo stesso numero 9 che apre il piatto destro angolando molto il tiro. Yamatani intuisce la direzione del tiro, ma riesce solo a sfiorare la sfera che si deposita in rete. Passa qualche minuto e arriva subito il raddoppio. Gran lancio in profondità per Supino, difesa Giapponese scavalcata e tiro potente dell’attaccante, che batte per la seconda volta il portiere avversario. La partita prosegue con un netto dominio territoriale da parte degli azzurri che spesso riescono a portarsi nei pressi dell’area di rigore avversaria, tanto che al 23’ è solo un fuorigioco a salvare il Giappone dal 3 a 0. Supino mattatore della giornata però non prende bene la decisione arbitrale e viene ammonito per aver calciato il pallone nonostante il fischio. L’Italia riesce comunque a trovare il terzo goal grazie ad un’incredibile discesa sulla sinistra di Cucci che trafigge con un preciso diagonale l’incolpevole Yamatani. Al 32’ la squadra del sol levante rimette il naso fuori dall’area di rigore con Uchida che incrocia di destro, palla di poco a lato. Si va negli spogliatoi sul 3 a 0.Secondo tempoPronti via si capisce che il Giappone non vuole subire un’altra umiliazione e al 3’ Mattinuzzo, il capitano azzurro, è costretto ad un salvataggio sulla linea di porta. Dopo pochi secondi ancora i “blue samurai” sfruttano un errore della retroguardia avversaria e segnano il goal del 3 a 1 grazie al numero 22 Raimondo che , con un elegante stop e tiro, batte Giacinti. Al 6’, dopo una cavalcata sulla fascia, Cucci, autore della terza rete azzurra, si infortuna all’adduttore ma stringe i denti e decide di non lasciare in nove i propri compagni. La partita cala di intensità a causa del caldo che inizia a farsi sentire e solo al 24’ la partita si riaccende con un goal annullato al Giappone per fuori gioco. Al 33’ l’Italia ha l’opportunità di chiudere il match ma Yamatani ipnotizza Cucci e blocca quello che sembrava un goal già fatto. Questo episodio dà molta carica ai Giapponesi che si riversano nell’area italiana fino a trovare il pareggio. Prima grazie alla rete del centravanti Raimondo e successivamente, al 36’, con il numero 11 Sato. Ora la squadra nipponica vuole vincere a tutti i costi e, dopo una traversa colpita su tiro cross al 38’, riesce a passare in vantaggio dopo un solo minuto grazie al goal di testa del solito Raimondo. Tripletta per lui, che si leva la maglia per esultare, e di conseguenza viene ammonito. Nel recupero l’Italia getta il cuore oltre l’ostacolo e si procura un rigore grazie a Pavoni, che viene atterrato dal portiere avversario dopo una veloce serpentina. Si presenta sul dischetto lo stesso numero 10 azzurro che spiazza il portiere avversario. 4 a 4 e palla al centro ma non c’è più tempo, e l’arbitro pone fine all’incontro con il triplice fischio.La partita è stata divisa equamente. Il primo tempo di marca italiana con gli azzurri che, nonostante lo svantaggio numerico, si sono portati avanti di tre goal. Il secondo invece, dominato dalla compagine nipponica che ha saputo rimontare e portarsi addirittura in vantaggio prima della rete che sancisce il pari finale. Una gara spettacolare che ha visto continui ribaltamenti di fronte e molti goals, la Spagna resta la favorita per la vittoria nel girone E, ma l’Italia vuole in tutti i modi cercare di soffiare agli iberici l’ambito traguardo.

Adriano Di Blasi(4 giugno 2012)