Domenica 11 novembre, sotto il diluvio che ha colpito la capitale , non si è giocato solo il derby tra Lazio e Roma, ma, presso il centro sportivo Alessandrino, ha avuto inizio la III edizione del torneo di calcio “goal senza frontiere”. Ancora una volta, lo sport, si è dimostrato veicolo di uguaglianza e integrazione come spiega al nostro giornale, il responsabile per la sezione calcio della regione Lazio di Federitalia, Danilo Zennaro, che si occupa dell’organizzazione e della promozione del torneo: “ Prima di progettare questa competizione, ero presidente di un associazione , Senza frontiere, che si occupava di organizzare attività sportive gratuite, per gli stranieri che si trovavano in Italia ed in particolare a Roma. Con il passare degli anni però, ci siamo resi conto che il numero di partecipanti alle attività stava aumentando,creando non poche difficoltà nell’organizzazione, e così siamo passati dall’avere una squadra composta da 40 stranieri associati ad organizzare gli stranieri stessi in squadre. Così è nata l’idea di questo torneo. I ragazzi venivano a conoscenza della nostra associazione- prosegue Zennaro- grazie al passaparola, che si è generato con il passare del tempo. Ovviamente il fatto che si potesse fare sport senza dover pagare nulla, ha aiutato molto lo sviluppo delle nostre attività. Il nostro fine è di permettere alle associazioni di nuovi italiani di essere, non solo i protagonisti , ma anche gli organizzatori di una iniziativa che cerca di superare le solide barriere del razzismo. L’idea che sta alla base di questo progetto è quella di organizzare una manifestazione che inglobi attivamente varie comunità all’interno di una “lega”.Visto il consistente numero di utenti coinvolti nelle prime due edizioni, grazie alla collaborazione di Ambasciate, Consolati, Istituti Scolastici, Enti del Turismo, questo torneo vuole rappresentare un polo di attrazione per l’intera cittadinanza grazie ad un attento ed efficace connubio tra aspetto sportivo ed attività culturali concernenti le diverse sfaccettature del fenomeno migratorio. L’iniziativa, pertanto, supera l’aspetto puramente agonistico, andando a costituire un’importante opportunità per soffermarsi sul tema dell’integrazione interetnica ed interculturale, riconoscendo lo sport quale veicolo potentissimo di integrazione e di contrasto ai fenomeni di razzismo e di intolleranza. Le squadre che parteciperanno quest’anno sono otto: Marocco, Sudan, Bangladesh, Provida Italia, Etiopia,Algeria,Albania e una squadra multietnica. La modalità è un girone singolo in cui le prime quattro si giocheranno il premio finale(un viaggio offerto dallo sponsor ndr) attraverso i play off mentre le quattro peggiori continueranno comunque a giocare per i posti rimanenti. Sarà un torneo molto lungo dato che giocheremo da questa domenica fino al 31 marzo, giorno dedicato alla finale.” Piuculture, come giornale ed associzione, seguirà il torneo riportando i risultati delle varie partite fino alla proclamazione della squadra vincitrice sperando in questo modo, di aiutare una realtà sportiva, così importante, come Goal senza frontiere.
Adriano Di Blasi
(19-novembre-2012)