Tutto il mondo in una scuola, la festa del migrante alla Pisacane

foto di Desislava Valentinova Stoichkova

In occasione della Giornata internazionale del migrante, martedì 18 dicembre, la scuola elementare di via Acqua Bulicante Carlo Pisacane, con i genitori e gli insegnanti, ha aperto le porte al quartiere in un pomeriggio di festa. “È importante dare una voce al diritto del migrante” racconta Sandro Triulzi, dell’Archivio delle memorie migranti,“la Pisacane è la prima scuola Italiana con il 90% di studentinati da genitori non italiani.

I bambini della scuola provengono da 17 paesi del mondo – dal Bangladesh alla Cina dall’Africa al nord Europa – e hanno festeggiato per la giornata insieme ai genitori e alla gente venuta per curiosità con danze, vestiti tradizionali, cibo e arte per mostrare il valore della diversità e la felicità di condividere con la società Italiana le loro tradizioni.

Uno dei momenti di canto e danza. Adulti e bambini si intrecciavano nelle diverse performance

“Bambini volete conoscere la mia storia? Vengo dal Kurdistan, sapete dove si trova? È nella Mesopotamia” racconta Hevi Dilara poetessa e rifugiata politica in Italia da 15 anni “io non posso tornare più nel mio paese e vorrei leggervi una poesia per la nostalgia che ho, volete sentire la mia poesia?”

Sono stati presentati vari cortometraggi sui temi delle migrazioni e delle seconde generazioni: Lapa TV, Il mio paese, CapoNeroCapoBianco, “Prodotti da Zalab” In nome del popolo italiano di Gabriele del Grande e Stefano Liberti; due episodi del documentario Sei del mondo di Camilla Ruggiero; La vita per lei realizzato da Hevi Dilara, e il cortometraggio To Whom It May Concern di Zakaria Mohamed Ali, entrambi prodotti dall’Archivio delle Memorie Migranti AMM; il corto In Between di A. Diaco, E Teodorani, H. Morango, P. Mota Santos.

Un bambino aiuta una ragazza del quartiere a scegliere il vasetto. I ricavati verranno investiti per la costruzione di una biblioteca multiculturale

Oltre alla sezione cinematografica, dopo le danze dei bambini si sono esibiti Inoussa Dembele del Burkina Faso insieme ad altri percussionisti dell’associazione di Destination west africa e Sandro Joyeux giovane cantautore francese.

Lungo i corridoi, accanto al banchetto con vasi e piccole tele decorate dagli alunni, gli operatori dell’Unione italiana sport per tutti hanno coinvolto in giochi i ragazzi mentre i più piccoli ascoltavano storie sull’immigrazione inscenate in un teatrino di marionette.

Una persona come me, rifugiato politico che ha lasciato il suo paese, può capire quanto sono importanti questi tipi di incontri. Sono ciò di cui l’Italia di oggi ha bisogno. La gente non conosce bene la realtà dei migranti, ho notato però che si commuove di fronte a storie di vita intense come quelle dei migranti. La gente quando ascolta le storie di queste persone si confronta e in quel momento va via il pregiudizio.

 Mohamed Ali Zakaria(20 dicembre 2012)