Il Natale moldavo: far conoscere ai figli la tradizione

Babbo Natale esiste! – l’evento organizzato in occasione del Natale, nella chiesa Santa Lucia di Roma, per i bambini moldavi in Italia, ha riunito più di 60 piccoli tra uno e sei anni di prima o seconda generazione.I moldavi festeggiano il Natale due volte: il 25 dicembre, secondo il calendario gregoriano, e il 7 gennaio, secondo il calendario iuliano. Per la tradizione, la festa viene annunciata con le canzoni natalizie dai bambini, colind, che vanno da porta a porta con una stella, che evoca la cometa comparsa nel cielo alla nascita di Gesù.

E’ la prima volta che la comunità moldava a Roma organizza un evento così impegnativo per Natale. Lidia Bolfosu, che conduce il gruppo folklorico Artaras, è stata l’animatrice della festa: “Lo scopo era di conoscere i genitori ed i bambini della comunità e dire loro da dove provengono. Ci siamo sentiti utili come professori, è stata una lezione di umanità, di vita e tradizione”. Ex-professoressa in Moldova, dove ha messo la base per un gruppo omonimo che dolorosamente ha lasciato lì quando si è trasferita in Italia, Lidia, dopo aver lavorato durante la settimana in una famiglia come tata e collaboratrice domestica, ha trovato l’energia di dedicarsi ai bambini moldavi in Italia. Insieme ad un’altra ex-professoressa, Claudia Lupascu, hanno preparato lo spettacolo. “Il mio desiderio che propongo alla comunità è di creare una scuola di lingua, letteratura, storia e filosofia romena per i grandi e piccoli”, dice Claudia.

La festa è durata quasi una giornata. È iniziata con la visita delle mamme vestite da fate, che recitavano insegnamenti ai figli. I bambini, vestiti come i personaggi famosi delle favole ascoltavano con curiosità. Al centro la vergine Maria, interpretata da Lucia Ciobanu, cullava il bambino Gesù. La leggenda dell’albero di Natale è stata narrata da Roxana Casian. Il gruppo Artaras, composto da donne moldave – intellettuali in patria, badandi, collaboratrici domestiche o mediatori culturali in penisola – hanno presentato canzoni natalizie che hanno insegnato ai bambini la tradizione moldava. “Abbiamo fatto conoscere ai bambini nati o cresciuti qui le leggende che onorano i valori della tradizione, un significato educativo che è il nostro biglietto da visita per l’Europa”, spiega Claudia. E’ stato valorizzato il ruolo del pane per le feste: lo chef Larisa Binzari ha regalato delle ciambelline e colombe. I genitori hanno portato dei dolci: una torta a forma di albero di Natale è stata offerta da una mamma, Aliona Dedov, che vorrebbe trasformare la passione per le torte artigianale in una propria attività. Il gruppo Hora Moldovei ha chiuso l’evento con la musica popolare.

Per diverse domeniche i genitori hanno accompagnato i figli all’ambasciata della Repubblica di Moldova dove si sono svolte i preparativi del programma. Dato che da tempo il gruppo Artaras è nella ricerca di uno spazio dove incontrarsi per allenarsi, imparare le canzoni e i balli popolari, nel frattempo lo stanno facendo sulla terrazza della sede dell’ambasciata. I giochi che hanno coinvolto i piccoli sono stati ripetuti nella stanza di lavoro dell’ambasciatore Aurel Baiesu. Una situazione atipica, ma vera, in una realtà dove una comunità del paese più povero d’Europa, con poche risorse e una grande volontà, è riuscita a passare un sereno Natale. Una ragazza ha saputo della festa all’ultimo momento e ha imparato una poesia in pochi minuti per il desiderio di esibirsi insieme agli altri.

“Per noi è stata una grande gioia vedere i piccoli sorridere, essere trasportati in un’atmosfera di festa tipica della tradizione moldava”, dice l’ambasciatore Aurel Baiesu. “Le associazioni – Dacia, Assomoldave, Moldova Europea Onlus, Associazione Nazionale Immigrati moldavi in Italia – hanno collaborato molto bene con l’ambasciata e speriamo di organizzare più spesso eventi insieme, perché la forza sta nell’unità”. L’ambasciatore Baiesu, nel fare gli auguri al popolo moldavo per l’anno 2013, ha chiesto di avere pazienza per poter resistere alle difficoltà del presente. Babbo Natale ha distribuito regali da parte dell’Ufficio per i rapporti con la diaspora di Chisinau, del Ministero del Lavoro, della Protezione Sociale e della Famiglia della Repubblica di Moldova e dei collaboratori dell’ambasciata moldava a Roma. A sorpresa è arrivato il secondo Babbo Natale con i regali offerti da parte del primo canale nazionale per i romeni in Italia, Romit TV.

Raisa Ambros(10 gennaio 2013)