Professione Linguadue: opportunità per giovani insegnanti

Insegnanti volontariCercano lavoro come insegnanti di italiano per stranieri, allenandosi come volontari nelle scuole dei migranti. A Roma almeno la metà dei volontari che mandano avanti questi corsi sono giovani laureati, sanno di non poter entrare nelle affollatissime graduatorie della nostra scuola, mentre vedono l’aumento di stranieri che nei prossimi anni dovranno – per legge e per necessità – imparare la nostra lingua. Gli spazi per un impegno gratuito non mancano. Solo a Roma Scuolemigranti censisce 800 corsi all’anno e 10.000 allievi stranieri. Resta da vedere quanti giovani insegnanti potranno valorizzare l’esperienza nel volontariato per trovare un lavoro retribuito.

Palestra di competenze, scoperta di una vocazione. Valeria Ludovisi, 36 anni, laurea in lettere e lingue straniere ha incontrato un francese che aveva bisogno di imparare l’italiano e cercava lezioni private. Aveva bisogno di lavorare e si è offerta. “Ma non l’avevo mai fatto – racconta – così sono andata in rete per scaricare qualche sussidio didattico e si è spalancato il mondo delle scuole d’italiano per stranieri”. Poi Valeria ha fatto una seconda scoperta: insegnare la propria lingua è un modo formidabile per entrare in rapporto con la cultura dell’altro. “Non si ha idea di quante cose vengono fuori giocando con le parole, lavorando sui significati ci si può raccontare la vita, in una continua scoperta reciproca”.

Valeria Ludovisi insegnante volontaria di italiano ai bimbi stranieri
Valeria Ludovisi insegna l’italiano ai bimbi stranieri

La vocazione multiculturale di Valeria è iniziata con Allegorein, associazione che gestisce Mediterranea, un festival estivo che da anni porta a Roma artisti da molti paesi stranieri. “Avevo compiti semplici, accompagnavo agli appuntamenti e intanto parlavamo, praticavo le lingue, incontravo culture”. Poi un anno di lavoro normale, da segreteria, ed ecco riemergere la voglia di “fare del bene insegnando la lingua”. Racconta di essersi offerta un lusso, fare un anno sabbatico impegnata nel volontariato con i bambini di Piuculture. “E intanto cerco di capire se insegnare italiano L2 può diventare il mio lavoro”. Valeria ha in mente un percorso preciso: qualificazione Ditals e iscrizione a Apidis, albo professionale docenti italiano L2.

Dove prendere la qualifica insegnante Lingua2. Chi ha una laurea in lettere e lingue straniere, meglio ancora se ha già accumulato 150 ore d’insegnamento a stranieri, in due settimane di formazione intensiva può essere ammesso all’esame di Ditals secondo livello. Con questo titolo in tasca, si può cercare un impiego sia in Italia che all’estero. Elenco delle opportunità in Italia e all’estero.

Datori di lavoro all’estero. Un centinaio di istituiti di cultura all’estero, un numero imprecisato di dipartimenti di italianistica nelle università straniere, la Dante Alighieri con 423 sedi, 5.900 corsi di italiano all’anno, 200.000 iscritti. La rete delle scuole italiane all’estero conta 300 istituzioni che ruotano attrono alle nostre Ambasciate; qui lavorano per lo più insegnanti in ruolo che hanno vinto un concorso. Più accessibili le opportunità offerte da scuole popolari e associazioni culturali, grandi e piccole, un universo sommerso ma non trascurabile. Qui puoi trovare un tedesco o un olandese che studiano l’italiano soltanto per venire da noi in estate o chi sta partendo per l’Italia da una carriera professionale. Difficile quantificare il variegato mondo degli enti che danno lavoro a “insegnanti Linguadue”; sono sparsi in Europa, nelle Americhe del Nord e del Sud e crescono – ci puoi scommettere – in Cina e Giappone.

Lezioni alla Torre di Babele, istituto che si occupa dell'insegnamento dell'italiano a stranieri e della formazione per l'accesso all'esame DITALS
Lezioni alla Torre di Babele, istituto che si occupa dell’insegnamento dell’italiano a stranieri e della formazione per l’accesso all’esame DITALS

“Sempre più spesso nascono scuole collegate a servizi più ampi: traduzioni, viaggi organizzati, ricerca di alloggio in Italia”. Chi parla è Pier Luigi Arri, direttore di Torre di Babele, nota scuola romana che ogni anno qualifica 200 allievi. Mi riceve nella bella seda liberty vicino a piazza Bologna, disponibile a darmi un quadro degli impieghi a cui possono aspirare gli insegnanti linguadue.

Datori di lavoro in Italia. Torre di Babele è una delle 39 scuole private di italiano L2 affiliate a ASILS associazione senza scopo di lucro, che sta inventando nuove strade per sviluppare il settore in Italia e nel mondo. Il direttore Matteo Savini stima che le affilate diano lavoro a 400 insegnati e in un anno vengano formati 28.000 stranieri. “La domanda – precisa – è sensibile alle scelte del governo in materia di permessi per studio. Uno dei nostri compiti è stimolare politiche pubbliche aperte, che attraggano giovani e studiosi nel nostro paese”. Nel settore scuole private c’è un po’ di tutto e per questo Asils ha fissato requisiti precisi alle proprie affiliate. A sua volta il Ministero degli Esteri ha si è mosso in questi mesi per certificare la conoscenza dell’italiano all’estero e ovviare alla frammentazione delle offerte di corsi nel mondo.

lezioni alla Torre di BabeleRoma soprattutto catalizza stranieri. “Vengono per studio, laici e religiosi da tutto il mondo – spiega Arri – si iscrivono a corsi di italiano o cercano lezioni private”. Mentre i corsi frequentati da migranti sono in gran parte gestiti con docenti volontari, la popolazione colta attiva una domanda di lavoro retribuito. “In piccola misura anche le associazioni – precisa – fanno progetti finanziati e in quel caso danno lavoro a insegnanti d’italiano specializzati. La stessa cosa vale per la scuola che utilizza finanziamenti a progetto per il sostegno agli alunni stranieri. Si tratta di lavori a termine, però in espansione”.

Valeria Ludovisi è convinta che “insegnare la lingua italiana è un lavoro utile; vedi crescere le persone, si appropriano delle parole, sviluppano una buona pronuncia e al tempo stesso escono da una condizione di disagio espressivo, fioriscono”.

Viviana Vantaggiato, 29 anni, ha trovato il primo lavoro come insegnante L2 andando a Siviglia tre mesi; oggi è responsabile dei corsi Ditals di Torre di Babele. “Un consiglio che darei a tutti i giovani; sperimentarsi all’estero, magari evitando le mete classiche Londra, Parigi, Madrid dove il mercato è saturo. Anche le aree marginali sono ricche di opportunità, cercando si impara come funzionano e quando torni in Italia hai più chiara la mappa dei potenziali datori di lavoro”.

Paola Piva (11 aprile 2013)

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