L'Italia cambia, "Assalah Alikom"

foto-italiani“Raccontare l’Italia che cambia. Web, cinema, musica e letteratura, spazi creativi dei nuovi italiani”, è l’incontro che si è tenuto nella sala Mappamondo di Palazzo Montecitorio, il 24 giugno 2013 hanno avuto luogo diversi eventi: la presentazione del libro di Amara Lakhous “Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario”, la proiezione del film “Sta per piovere” di Haider Rashid e la presentazione ufficiale del portale di Stranieri in Italia, ovvero Italiani +. Il tutto è stato introdotto istituzionalmente, tra gli altri, da Khalid Chaouki, parlamentare PD dell’intergruppo Immigrazione e cittadinanza, che ha invitato al confronto sulle tematiche relative all’integrazione e al multiculturalismo, allo scopo di “fare passi avanti per la cittadinanza”

Maggiorenni ed identità. “Ad ottobre compirò 18 anni” afferma provocatoriamente Lakhous, ribadendo come egli sia nato due volte, “e la seconda è stata a 25 anni, da adulto, consapevolmente. Mi piace questo mio vivere plurale”. Per Amara Lakhous il dramma di chi oggi si vede rifiutata la cittadinanza italiana, pur essendo nato in Italia, risiede principalmente nel fatto che “questi ragazzi hanno solo l’Italia, io ho una doppia cittadinanza, ma questi giovani no, e così viene loro rifiutata la possibilità di avere un’identità”, una rotta da invertire.

Storie comuni di italiani. L’editore di Stranieri in Italia, Gianluca Luciano, sostiene che, in fondo, l’Italia sia già cambiata, e lo confermano le parole di Amir Issa, seconda generazione, padre egiziano e madre italiana, rapper, blogger, e portavoce d’occasione dei 15 blogger che compongono il team di Italiani +, per “raccontare un paese che si apre il mondo, nel quale cambia il modo di essere italiani”. Il regista Rashid ribadisce il concetto sostenendo che “il protagonista di questo film sarà l’ultimo per il quale sia necessario dare indicazione della sua origine. D’ora in avanti, vorrei fosse necessario soltanto raccontare storie, semplicemente”.

Italiani + sono anche le voci di Takoua, tunisina, e Elhassanìa, marocchina, che raccontano come il loro rapporto di amicizia le abbia incoraggiate ad intraprendere insieme quest’avventura, che le incuriosisce e motiva fortemente. Entrambe sentono di avere in qualche modo due culture ma “il modo di pensare è diverso da quello delle tue origini, persino quello di fare. Io poi sono nata a Roma e sono una cittadina italiana”. Takoua è da 13 anni in Italia e vuole diventare una fumettista, “ci sono progetti importanti con nomi importanti dell’editoria italiana, ma Italiani + è il progetto che mi sta prendendo di più”. Elhasssania vuole invece studiar cinese ed arabo “quello standard”. Parla infatti un dialetto marocchino, differente da quello Takoua. Comune è il saluto “Assalah Alikom”, Pace a voi, ed è il senso profondo del cambiamento auspicato.

Piera Francesca Mastantuono

(27 giugno 2013)

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