L’articolo 32 della costituzione italiana recita:” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Uno dei migliori esempi nell’applicazione di questa norma è l’ambulatorio di Piazza Istria. Nato nel 2010 dalla volontà di una cooperativa di medici, questo punto di riferimento per i cittadini del Municipio II conta più di 2000 accessi l’anno come racconta il Dott. Loricchio, uno dei primi medici a promuovere il progetto: ” Quando Fabio D’Andrea mi ha proposto di prendere parte a questa iniziativa non ho esitato, e, come me, tanti altri medici partecipano con entusiasmo”.Il servizio è attivo dodici ore al giorno, dalle 8 alle 20, 365 giorni l’anno e si occupa di dare assistenza sanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno. L’obiettivo è quello di sgravare gli ospedali dei casi meno gravi sopratutto nei periodi più complicati come le festività o le domeniche. Evidentemente non abbiamo la struttura o l’organizzazione di un vera clinica- prosegue Loricchio- ma riusciamo a gestire sia i codici bianchi(la maggioranza) che casi più spinosi anche grazie alla presenza di un infermiere specializzato.” Un’idea, quella dell’ambulatorio di piazza Istria, ripresa sia in altre zone di Roma che in provincia nonostante i costi siano notevoli:” Purtroppo, nonostante i finanziamenti della ASL, non possiamo coprire per 24 ore il servizio ma facciamo del nostro meglio”. Tra i cittadini che si presentano in ambulatorio anche molti immigrati:” Vengono spesso, sopratutto per delle visite generali. Le difficoltà sorgono quando dobbiamo prescrive dei farmaci perchè abbiamo bisogno di documenti d’identità, che non sempre possiedono”.Il dottor Loricchio, neo eletto al Municipio II nelle liste del PD, espone quelli che saranno gli obiettivi della nuova giunta:” Nei prossimi giorni verranno presentate le commissioni e potremo iniziare a progettare nuove iniziative per aiutare tutti i cittadini. Una delle nostre proposte riguarda proprio i “nuovi romani” perchè vorremmo aprire un secondo sportello per l’immigrazione, che possa interagire con quello già presente sul territorio. Inoltre si potrebbe ideare una sinergia tra l’ambulatorio e gli sportelli, per indirizzare chi ha bisogno di cure e arricchire i servizi nel nostro municipio”. Proprio come vorrebbe la nostra Costituzione.
Adriano Di Blasi
(15- luglio- 2013)