Kyenge: “Basta propaganda sul tema dell’immigrazione!”

foto (7)Giovedì 27 giugno, presso la sala Zuccheri del Senato, è stato presentato il libro La criminalizzazione dell’immigrazione irregolare: legislazione e prassi in Italia. Il rapporto presenta i principali risultati di un’indagine sui processi e gli strumenti di criminalizzazione degli immigrati irregolari in particolare dopo i pacchetti sicurezza del 2008,  2009 e 2011. Nonostante la difficoltà di reperimento dei dati da fonti ufficiali, il rapporto cerca di operare una stima dei costi di un sistema che, oltre a fattispecie criminose di cui è ormai evidente, per varie ragioni, il fallimento e quasi il collasso su se stesse, ruota intorno alla limitazione di libertà nei Centri di identificazione ed espulsione. Alcune proposte di azione, infine, punteggiano gli aspetti maggiormente meritevoli di considerazione critica.Alla conferenza erano presenti alcuni esponenti della politica italiana. Tra questi il ministro per l’integrazione Cècile Kyenge e Rosanna Rabuano vice prefetto per il ministero dell’Interno. A mediare l’incontro è stato Luigi Manconi senatore del PD.” E’ fondamentale, per raggiungere un migliore livello d’integrazione, indagare la realtà italiana, sopratutto le aree più nascoste. Lo studio che abbiamo di fronte- ha proseguito la Rabuano – può servire proprio a questo ed è importante per il lavoro conseguente in Pralamento. Troppo spesso il problema relativo all’immigrazione irregolare viene messo in secondo piano con la giustificazione che ci sono problemi più gravi per il nostro paese, ma non è così. Su questo argomento serve un patto civile tra le diverse forze politiche anche perchè manca, da parte dell’UE un controllo sulle norme nazionali in materia. Inoltre – ha concluso il vice prefetto- non basta monitorare la situazione attraverso controlli sempre più frequenti, ma serve una totale revisione delle leggi che si occupano d’immigrazione”.foto (8)Sulla stessa linea della Rabuano anche il ministro Kyenge che si è detta soddisfatta della collaborazione tra ministeri in questi primi mesi di governo:” Mi aggrego al pensiero espresso dalla collega in merito alla proposta di una nuova regolamentazione e aggiungo che oggi per prima cosa dobbiamo ricordare il valore dei diritti, in particolare quelli dell’uomo. L’ interesse della persona deve al più presto tornare centrale nella politica italiana, in particolare per quanto riguarda gli immigrati. Troppo spesso ci dimentichiamo di quando erano gli italiani a cercare fortuna in altri paesi e le possibilità che ci sono state regalate. Non possiamo esimerci dal fare altrettanto. Ormai- ha proseguito il ministro- il timore verso il diverso sta plasmando anche le scelte politiche, con interi pacchetti sicurezza contro gli immigrati, che vengono promessi in campagna elettorale, per poi essere puntualmente respinti dal Parlamento in quanto non costituzionali. E’ evidente che il reato d’immigrazione clandestina va perseguito e che bisognerebbe uniformarsi alle norme UE per quanto riguarda i CIE, ma non si può fare propaganda su questi temi ì, giocando con la vita di moltissime persone. Una maggiore integrazione- ha infine concluso la Kyenge – è prioritaria, perchè permetterebbe  al nostro paese di avere nuove risorse e sopratutto, di progredire culturalmente”.  

Adriano Di Blasi

(1-luglio-2013)