Mama Africa e Grande Cocomero, per il dialogo interculturale di domani

“Volontariato, culture giovanili e dialogo interculturale” è il progetto annuale avviato dal 26 aprile e finanziato dal Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per individuare e promuovere azioni rivolte alla prevenzione del disagio minorile attraverso il coinvolgimento in esperienze educative e formative di partecipazione sociale ed integrazione, per lo sviluppo di una cittadinanza attiva.

L’associazione Mama Africa, vincitrice del bando, ha stretto per l’occasione un importante sodalizio con Il Grande Cocomero, nato da un legame di amicizia quanto da esigenze pratiche. Operando soprattutto nei paesi terzi, con raccolte fondi per materiale sanitario, scolastico, alimentare con le Ong locali, Mama Africa non ha una vera e propria sede a Roma, dove si occupa di scambio culturale, promozione di attività di studio, ricerca e formazione per volontari ed operatori sociali.

Le due realtà sono venute a contatto sia per la vicinanza geografica – localizzate entrambe a San Lorenzo – ma soprattutto dall’incontro fra le presidentesse Annamaria D’Ottavi e Graziella Bastelli, rispettivamente di Mama Africa e del Grande Cocomero, durante una manifestazione sulla sanità pubblica. “Avevo visto la Castelli a Report, su Rai 3, che parlava dell’esternalizzazione dei servizi”, ricorda la D’Ottavi. Da lì l’avvicinamento.

Le attività previste dal progetto sono molteplici ed includono uno sportello di ascolto ed orientamento, il  counselling psico-sociale per prevenire l’insorgenza di “fattori di rischio”, l’organizzazione e comunicazione di eventi, visite guidate per far riflettere sul rapporto fra identità personale e contesto territoriale, laboratori di teatro, musica, sport, corsi di formazione per peer educator, cioè per trasformare un “quasi coetaneo” in leader naturale. I selezionati per quest’ultima iniziativa, da inizio 2014, saranno tra i venti ed i trenta, divisi per fasce d’età visto che si andrà dai 12 ai 26 anni. L’idea è quella di dare continuità anche dopo la scadenza naturale del programma, “visto che al Cocomero sono così generosi!”.boxe

Senza scartabellare fra le statistiche la D’Ottavi ha notato un aumento dell’utenza di origine non italiana – parliamo sempre di minori – con problematiche neuropsichiatriche, ovviamente “il disagio non è tanto economico quanto dovuto a carenze affettive”. Probabilmente anche a cusa dello sradicamento, per quelli che grandi abbastanza per capire hanno lasciato la loro terra affrontando viaggi che mettono a dura prova anche gli adulti.

Della ventina di operatori impegnati nel progetto, cinque sono messi a disposizione da Mama Africa, tra cui la pedagoga congolese Cecile, la connazionale Colette, mediatrice culturale e l’istruttore di pugilato Idilton Sandro Lopes Filipe, capoverdiano. “Abbiamo una foto di Mandela mentre boxa”, continua la D’Ottavi, “per questo il 28 dicembre intitoleremo a lui un evento per dare ancora di più un taglio interculturale”.

L’ascolto, l’orientamento ed il counselling si tengono presso: Il Grande Cocomero, via dei Marsi 77 (San Lorenzo) il giovedì dalle 16 alle 18. La biblioteca interculturale “Cittadini del mondo” è in via Opita Oppio 45 (Numidio Quadrato) il mercoledì dalle 10 alle 13.

Per informazioni, aggiornamenti, prenotazioni, appuntamenti, laboratori, corsi, visite guidate ed altro, info@mamafrica.eu; mamafrica@volontariato.lazio.it; http://www.volontariato.lazio.it/mamafrica/

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Gabriele Santoro(12 dicembre 2013)