Una decina di studentesse in grembiule da cucina sono schierate tra i banchi ricchi di ingredienti mediterranei e attendono di cominciare il loro esame. Domenica 22 giugno le donne arabe, che imparano l’italiano grazie al progetto Mamma Torna a Scuola con Me, si sono riunite sotto i portici della scuola Di Donato per una verifica di lingua poco convenzionale.
Grazie ad Arab Chef: laboratorio di cucina interculturale le allieve, ai fornelli, sono diventate maestre. La prova da superare? Spiegare in italiano agli apprendisti cuochi le ricette della tradizione araba.
“Dopo un anno di lavoro era importante trovare un metodo di verifica che avesse lo stesso approccio amichevole e conviviale che contraddistingue il corso”, dice Abdessamad Eljaouzi, il presidente dell’associazione Cantiere dei Giovani Italo Marocchini che porta avanti il progetto Mamma Torna a Scuola con Me, finanziato dal fondo dell’osservatorio nazionale per il volontariato. “Abbiamo voluto coinvolgere anche le donne italiane per dare vita ad uno scambio: tu impari le mie ricette e io ascolto e correggo il tuo italiano. Abbiamo pensato che la cucina fosse un argomento su cui riescono ad esprimersi bene”.
Schierate in due squadre, Egitto e Marocco, le mamme spiegano come preparare i piatti tipici egiziani: il roz be shereia (riso con capellini) o la molokheyyah, una verdura molto simile agli spinaci. E quelli della tradizione marocchina come il cous cous e il tajin, una pietanza di carne in umido.
Ma le studentesse non perdono mai di vista l’esame e Nazreen osserva: “Prof., Manal non usa gli articoli”. Hannah, che ha intenzione di partecipare al corso l’anno prossimo, riprende una sua connazionale: “Cosa vuol dire quel gesto, Ahmany? Devi spiegare bene a parole i passaggi”.
“Siamo molto soddisfatti sia per i rapporti umani che per la didattica”, dice Marzia Marino, responsabile del corso d’italiano. “Non abbiamo creato una scuola, ma un microcosmo in cui convivono mamme e bambini. Speriamo ci sia un nuovo finanziamento per portare avanti il lavoro: loro si aspettano che le attività riprendano a settembre”.
Quando le squadre di cuoche arabe e allieve italiane prendono posizione ai fornelli, le nozioni culinarie si confondono con quelle linguistiche. Mentre Manal insegna qualche parola d’arabo, Mara spiega ad Aziza in che modo noi italiani solitamente cuciniamo il cous cous. I componenti delle due squadre si confondono, si scambiano ricette e consigli.
Poi con un acuto zarhuta, tipico suono d’allegria, Ahmany annuncia che le pietanze sono pronte per essere assaggiate. Le sue compagne di squadra intonano canti, i piatti diventano strumenti musicali e comincia una vera e propria festa.
Difficile stabilire il vincitore ai fornelli, ma sicuramente tutte hanno superato l’esame di italiano. E a pieni voti.
Rosy D’Elia(25 giugno 2014)
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