
Il 27 agosto ha preso il via la 71° Mostra del cinema di Venezia, in 11 giorni saranno visibili 79 film fra Concorso, fuori Concorso, Orizzonti, Settimana della Critica e Giornate degli Autori, provenienti da 34 paesi del mondo. Contrariamente allo scorso anno le storie dei migranti non arrivano a Venezia, se si esclude “Io sto con la sposa” il rocambolesco film di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Kahled Soliman Al Nassiry la Mostra sceglie altri temi.
E se le pellicole più commerciali hanno già un distributore italiano e il pubblico potrà vederle nelle sale nella prossima stagione, una scelta di titoli della Mostra del cinema verranno presentati a

Roma e Milano alla fine del Festival. Consolidata consuetudine, in contemporanea con le proiezioni al Lido, è la possibilità di visionare 8 lungometraggi della sezione Orizzonti e 3 di Biennale College, a soli 4 euro, in streaming, comodamente seduti nel salotto di casa.
Crisi e ossessioni private più che battaglie pubbliche vengono raccontate se si scorre la lista di film presentati a Venezia, anche se non mancano la guerra in Good Kill di Andrew Niccol con Ethan Hawake, pilota di droni che nel centrare i suoi bersagli, i talebani, si chiede se stia creando più terroristi di quanti ne stia ammazzando. E lo scoppio del conflitto nella ex-Jugoslavia che riporta in Bosnia il piccolo orfano trovato nei boschi di quel paese che aveva cominciato un percorso di recupero in un orfanatrofio di Belgrado. Ma sono soprattutto i genocidi a far riflettere: da quello degli armeni in The cut del turco Fatih Akin, agli indonesiani di The look of silence di Joshua Oppenheimer, fino agli ebrei in Tsili di Amos Gitai.

Incontro tra culture e fedi diverse in Loin des hommes il film di David Oelhoffen tratto da L’ospite di Camus. In Algeria un’insegnante francese scorta un dissidente algerino accusato di omicidio: due mondi, due culture, due diversi sensi della giustizia si intrecciano e confrontano. Strani incontri sono 3 cortometraggi che vedono l’intreccio di tre registi taiwanesi e tre attori italiani in un dramma, una commedia e una storia di vampiri. Diverse visioni della fede e dell’ateismo in World with Good composita pellicola a più mani firmata da Guillermo Arriaga, Emir Kusturica, Amos Gitai, Mira Nair, Warwick Thornton, Hector Babenco, Bahman Ghobadi, Hideo Nakata, Álex de la Iglesia. Mentre le tre aristocratiche sorelle di Ramallah in Villa Touma di Suha Arraf non riescono ad accettare la diversità che le circonda in seguito all’occupazione dei territori. In Retour à Ithaque Laurent Cantet racconta i festeggiamenti per il ritorno di un esule a Cuba, dove quello che pesa non è la repressione fisica quanto il soffocamento degli ideali. Ideali politici repressi e ricerca di una vita migliore attraverso la passione nei racconti, Tales, il film dell’iraniana Rakhshan Banietemad.

Alle difficoltà del cinema del continente nero pensa la 71° Mostra del cinema di Venezia con Final Cut in Venice, workshop in sostegno alla post-produzione di sei film africani prodotti in paesi tra i quali Ghana, Madagascar, Sud Africa, Egitto vuole dare un effettivo contributo alla possibilità di portare a termine un film, perché spesso è proprio nelle ultime fasi di realizzazione di una pellicola che vengono a mancare i finanziamenti necessari a ultimarla. Al Lido verranno proiettate le copie lavoro dei sei film prescelti a un pubblico composto da produttori, distributori, organizzatori di festival internazionali per fornire possibili coproduzioni o una distribuzione, un’opportunità in più per il cinema dei paesi in via di sviluppo.
Nicoletta del Pesco (27 agosto 2014)
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