Con il sostegno dei cittadini avevano raccolto 3 milioni di euro e ricostruito il polo scolastico di Cavezzo, in Emilia, distrutto dal terremoto di due anni fa. Lo stato gli ha chiesto di pagare 300 mila euro di IVA. È quanto accaduto a Corriere della Sera e Tg La7, che hanno lanciato in questi giorni una campagna per chiedere l’abolizione dell’assurda tassa che colpisce le opere realizzate dalle onlus.
L’hashtag #NoProfitNoIVA ha registrato centinaia di condivisioni da parte di cittadini e associazioni che hanno deciso di sostenere l’iniziativa, scatenando un dibattito che ha portato la protesta anche in Europa: Gianni Pittella, presidente del gruppo Pse al parlamento UE, ha annunciato la creazione del primo intergruppo del terzo settore, che avrà l’obiettivo di far abbattere l’Iva e detassare le donazioni.
La redazione di Piuculture sostiene questa importante battaglia per il bene comune. Il volontariato sopperisce alle mancanze dello stato. Chiedere anche un prezzo, privando i progetti di fondi donati dai cittadini è semplicemente incredibile.
Mettiamoci la faccia e il cuore: non si può tassare la solidarietà.
La redazione