Assegni famigliari per famiglie numerose: richiesta entro il 31.1

Famiglia numerosa
Famiglia numerosa

L’Europa corre e l’Italia è costretta ad inseguirla. E’ questa l’idea che ci si fa parlando con l’avvocato Alberto Guariso di Asgi. Al centro dell’attenzione degli avvocati dell’Associaizone Studi Griuridici sull’Immigrazione, in questi giorni, l’assegno famigliare per famiglie numerose, a cui si è aggiunta anche la nuova sfida: i diritti a ricevere il bonus bebè, annunciato dal Governo italiano. Tra storie di ricorsi e controricorsi, contenziosi e tribunali c’è però da tenere a mente soprattutto una data. Il 31 gennaio. Ultimo giorno in cui le famiglie numerose potranno richiedere l’assegno famigliare. Assegno che non riguarda solo gli italiani, ma anche i migranti. Scopriamo, grazie all’avvocato Guariso chi ne ha diritto, cosa bisogna chiedere e a quale ente.

Facciamo un passo indietro. Fino al 2003 gli assegni famigliari erano garantiti solo agli italiani. Poi con una direttiva l’Europa ha detto “ne hanno diritto anche i cittadini stranieri che detengono un permesso di soggiorno per lungosoggiornanti (ex possessori di carta di soggiorno). Ed è iniziata lì la prima rincorsa Made in Italy, con un lungo contenzioso nei tribunali. Alla fine, è stato riconosciuto ai lungosoggiornanti l’accesso agli assegni.

Parentesi: in Italia il 52% dei cittadini stranieri rientra nella categoria sopra descritta come lungosoggiornanti; il 45% con permesso di soggiorno valido per motivi di famiglia, lavoro o attesa occupazione.

bimbi“Un 45% che, stando alla legislazione italiana – afferma Guariso – risulterebbe ancora tagliato fuori dal diritto all’assegno, ma non in base ad un’altra direttiva comunitaria, la 98 del 2011, che è diventata pienamente efficace proprio il giorno di Natale del 2013″. Ancora una volta però il legislatore nazionale è rimasto fermo ed è cosi iniziato per la seconda volta il percorso tortuoso e battagliero per gli avvocati di Asgi e non solo, per ottenere dai Tribunali il riconoscimento dell’assegno anche per i non-lungosoggiornati. Per ora con esito positivo.Per poter rivendicare l’assegno è però necessario che gli stranieri presentino domanda presso il comune di residenza entro il 31 gennaio di ogni anno.I requisiti per fare domanda sono soltanto la presenza nel nucleo familiare di almeno tre figli minori (naturali, adottati o in affidamento preadottivo) e un reddito ISE non superiore (per il 2014) a 25.384,91 euro (il sito dell’Inps).

Altro campo di lotta per gli avvocati di Asgi si prevede sarà il bonus bebè recentemente istituito dal governo Renzi (80 euro al mese per i primi tre anni, per tutti i nati dopo il 1.1.2015);    conferma l’avvocato. “Come per l’assegno famigliare, anche questo è previsto solo per lungossoggiornanti, ma non per gli altri stranieri“ in violazione della direttiva 98. “Abbiamo segnalato – afferma Guariso – che si creerà lo stesso processo dell’assegno, innescando stessi meccanismi”.

Fabio Bellumore(22 gennaio 2015)

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