Sono un popolo silente che tra regole di grammatica e metamorfosi continue tengono in piedi l’incontro interculturale. Sono gli insegnati di italiano, volontari, e sabato 6 giugno alla Città dell’Altra Economia, sarà la loro festa. Una festa che concluderà l’anno scolastico delle associazioni di volontariato che insegnano gratuitamente l’italiano agli stranieri e che fanno parte della Rete delle Scuolemigranti. Li aspetta un programma ricco di balli, canti, cinema e molto altro che inizierà alle 10.30 e terminerà col fischio finale della partita di Champions League, Juventus contro Barcellona.
“Prima di tutto vorremmo che chi fa parte di una delle tante associazioni, grazie a questa festa, possa toccare con mano la forza e la vastità della rete” afferma Paola Piva, coordinatrice di Scuolemigranti. Sono decine le associazioni e 102 le sedi distribuite a Roma e nel Lazio, 900 gli insegnanti volontari. Quest’anno sono stati oltre 10mila gli studenti che hanno seguito i corsi. “Credo che tanti volontari – afferma Paola Piva- non sappiano di essere parte di questa grande realtà”. La voglia di mettere in contatto le associazioni tra di loro ha mosso Scuolemigranti ad organizzare la prima festa della rete. “Dobbiamo mescolarci con tutta la popolazione, dobbiamo far conoscere il nostro lavoro a tutti”. Quindi aprire questo progetto alla città, ai romani.
“Come farò a stare senza la scuola per gli stranieri?” racconta Paola Piva citando le parole di un’insegnante che, a chiusura dell’anno scolastico, tempo fa, le aveva confidato che “scattava in lei come un periodo di forzata astinenza, una specie di stato che vivono coloro che sono soggetti a dipendenze forti”. I volontari sono giovani che vogliono sviluppare competenze nell’insegnamento. Molti altri sono insegnati in pensione. In mezzo, uomini e donne con lavoro e famiglia, desiderosi di accostarsi alle diverse culture.
Sabato, in mattinata verrà offerta una vista guidata al quartiere Testaccio, al cimitero acattolico, al Monte dei Cocci, all’ex Mattatoio. Tra le curiosità i tornei di scacchi e i giochi più disparati provenienti dalle varie parti del mondo. “La regia dei giochi è affidata al Cemea, che si occupa di insegnamento giocoso e cooperativo. Mentre gli scacchi alla Casa dei diritti sociali – continua Paola Piva – sul palco stranieri non professionisti, artisti occasionali, ma con numeri di alto livello”. Le performance saranno illustrate da Sekou, animatore africano.
Spazio al cinema con il film “La mia classe” di Gaglianone con Valerio Mastrandrea nel ruolo di insegnante di una classe di migranti. “Prima e dopo il film mostreremo le attività nelle scuole attraverso 300 foto, cui si aggiungerà una clip di due minuti regalatici dal regista Mimmo di Ruotolo”.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
10:30-12:00. Visita guidata al quartiere Testaccio
Partenza dal Mattatoio, piazza Orazio Giustiniani 3, visita al Museo di Porta S. Paolo, al Cimitero acattolico, al Monte dei Cocci e, infine, al Mattatoio.
16 – 20:30. Giochi per bambini e adulti. Giochi di piazza della tradizione | giochi internazionali da tavoliere: biliardo indiano, backgammon, paramapadam (scale e serpenti) | torneo di scacchi | letture animate di fiabe e costruzione di giocattoli | gare sportive | danze popolari
Musica e danze. Band, solisti, teatro e danze. Interviene il Coro multietnico “Romolo Balzani”. Pape Kanoutè offrirà brani tratti dalla nuova compilation “Madiba”
Film “La mia classe”,di Daniele Gaglianone, con Valerio Mastandrea
20:45 Champions League Juventus – Barcellona
Nel corso della festa i volontari della Rete daranno informazioni su dove trovare corsi di italiano gratuiti per stranieri. Sarà disponibile una mostra di materiali didattici per l’insegnamento dell’Italiano ai migranti, illustrati da volontari della Rete.
Fabio Bellumore
(03 giugno 2015)