MedFilmFestival 2015: Petra Barteková giurata Piuculture

Petra Barteková
Petra Barteková

Dal 6 al 13 novembre si terrà a Roma la 21° edizione del MedFilmFestival, e come ogni anno Piuculture da il suo contributo con la giuria formata da stranieri, appassionati di cinema che valutano le proiezioni in concorso.

Quest’anno tra i giurati c’è la nostra collega Petra Barteková, una giovane di 27 anni, proveniente dalla Slovacchia, e arrivata a Roma tre anni fa per seguire un corso di laurea magistrale in Media studies e comunicazione digitale all’Università La Sapienza.

Quando le è stato proposto di far parte della giuria Piuculture per il MedFilmFestival, Petra non ci ha pensato due volte, ha accettato subito perche vede quest’esperienza come un’opportunità di conoscere persone provenienti da differenti paesi del mondo, e condividere con loro la sua cultura, oltre il piacere di visionare dei film per poter esprimere il proprio giudizio e confrontarlo con quello degli altri giurati.

PetraLa passione per la scrittura nasce per Petra da quando era piccola, ma la nonna, responsabile di una casa editrice, ha un grande apporto nello sviluppo del suo lato creativo “mi ricordo che lei ha corretto i miei primi articoli e mi dava tanti consigli in questo senso”. Con Piuculture ha iniziato la collaborazione a maggio ed è stata attratta dall’idea di scrivere in italiano sulle tematiche che a lei interessano. Ma la sua prima esperienza giornalistica si svolge durante la triennale quando lavora per quasi un anno ad un giornale in Slovacchia, e sempre durante la triennale viene per la prima volta a Roma nel 2010 per dieci mesi tramite il programma Erasmus. E’ stato un periodo sufficiente per innamorarsi della città eterna.

In Italia non ha riscontrato problemi di nessun tipo, anche perche conosceva la lingua, lo strumento fondamentale per l’integrazione “dall’età di 15 anni ho cominciato a studiare la lingua italiana perche ho fatto il liceo bilingue a Bratislava e tutte le materie erano in italiano”. Roma è una città che li piace “quando mi allontano non vedo l’ora di tornare” ma riconosce che non è una città facile da vivere, ci sono tanti problemi che incidono sui cittadini.

Anche se i suoi genitori vivono in Slovacchia, la sua unica sorella in Belgio, Petra esclude la possibilità di andar vivere in un altro paese, ma riconosce che gli sorride l’idea di trasferirsi in una città del Nord Italia nel futuro.

Da luglio Petra svolge il servizio civile in un centro d’accoglienza per le famiglie rifugiate dove lavora anche con bambini “si tratta di persone con storie diverse, tristi ma la presenza dei bambini rende tutto più facile”, e spera di poter fare questo lavoro anche nel futuro e abbinarlo con la sua passione per il giornalismo.

Alina Barbulescu

(28 ottobre 2015)

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